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Sanità a Vibo, Asp di nuovo sotto assedio Deflagra la vertenza “Don Mottola”

Il medical center di Drapia assicura servizi riabilitativi di eccellenza. Management e dipendenti invocano la contrattualizzazione. Un iter avviato oltre due anni fa. Ora in 61 rischiano il posto

Monta di nuovo la protesta del management, dei dipendenti, dei familiari degli ospiti del “Don Mottola medical center” di Drapia, struttura che fornisce servizi di rsa e riabilitazione d’eccellenza, ma che si sta ritrovando sull’orlo del baratro per la mancata convenzione con il sistema sanitario regionale.
L’iter per la contrattualizzazione, avviato ormai due anni fa, è fermo in capo all’Azienda sanitaria provinciale, alla quale tutti i manifestanti chiedono risposte. Come spiegato dall’amministratore della clinica, Soccorso Capomolla, la mobilitazione era stata intrapresa il mese scorso, ma poi è stata sospesa perché si confidava nell’impegno istituzionale a risolvere la vertenza. Così non è stato e, ad oggi, la mancata contrattualizzazione sta comportando conseguenze davanti alle quali la clinica si ritrova inerme. Le prestazioni erogate, senza convenzione, hanno costi eccessivi: i pazienti ricoverati o i loro familiari non riescono a sostenere le spese (alcuni sono arrivati a dover vendere la casa per pagare i servizi), la clinica stessa non riesce a far fronte ai costi e gli istituti di credito non le danno più supporto. Così, la struttura rischia di chiudere: i pazienti si dovranno rivolgere chissà dove per ottenere i servizi (nel Vibonese non vi sono altre realtà che erogano le prestazioni proposte dal Don Mottola) e 61 dipendenti non avranno più un posto di lavoro.

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