Monta di nuovo la protesta del management, dei dipendenti, dei familiari degli ospiti del “Don Mottola medical center” di Drapia, struttura che fornisce servizi di rsa e riabilitazione d’eccellenza, ma che si sta ritrovando sull’orlo del baratro per la mancata convenzione con il sistema sanitario regionale. L’iter per la contrattualizzazione, avviato ormai due anni fa, è fermo in capo all’Azienda sanitaria provinciale, alla quale tutti i manifestanti chiedono risposte. Come spiegato dall’amministratore della clinica, Soccorso Capomolla, la mobilitazione era stata intrapresa il mese scorso, ma poi è stata sospesa perché si confidava nell’impegno istituzionale a risolvere la vertenza. Così non è stato e, ad oggi, la mancata contrattualizzazione sta comportando conseguenze davanti alle quali la clinica si ritrova inerme. Le prestazioni erogate, senza convenzione, hanno costi eccessivi: i pazienti ricoverati o i loro familiari non riescono a sostenere le spese (alcuni sono arrivati a dover vendere la casa per pagare i servizi), la clinica stessa non riesce a far fronte ai costi e gli istituti di credito non le danno più supporto. Così, la struttura rischia di chiudere: i pazienti si dovranno rivolgere chissà dove per ottenere i servizi (nel Vibonese non vi sono altre realtà che erogano le prestazioni proposte dal Don Mottola) e 61 dipendenti non avranno più un posto di lavoro.