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Violenza sessuale sulla compagna, inflitti dal Tribunale di Vibo 7 anni e 8 mesi a un 42enne. Maltrattamenti anche sui figli minori della donna

Schiaffi, sputi, minacce, violenza nei rapporti sessuali e un controllo ossessivo dei movimenti della compagna (oltre che dei figli minori della donna) con cadenza giornaliera, anche quando era in stato di gravidanza: questo il quadro accusatorio che ha portato il Tribunale di Vibo a condannare a 7 anni e 8 mesi di reclusione, con interdizione perpetua dai pubblici uffici e da qualsiasi ufficio attinente alla tutela, alla curatela ed all’amministrazione di sostegno, un 42enne di Vibo.
La vittima ha trovato la forza di denunciare le violenze subite, con il sostegno delle forze dell’ordine, del centro antiviolenza “Attivamente Coinvolte”, intervenuto con il proprio team di psicologhe e operatrici specializzate oltre che dell’avvocata Roberta Scozzafava.
Una storia raccapricciante che avrebbe visto la donna, sottoposta ad ogni forma di maltrattamento. «La violenza – riferisce una nota del centro antiviolenza – si è manifestata in ogni aspetto della vita quotidiana, isolando la donna e i bambini e instillando in loro un profondo senso di paura e impotenza».
Commovente anche il momento in cui è arrivata la lettura del dispositivo della sentenza in tribunale. «L'unica via è quella della giustizia. Grazie – ha esclamato la donna – a chi non ha mai smesso di sostenerci, a chi ha creduto, a chi è rimasto, a chi non ha mai giudicato. Grazie a tutte le meravigliose donne di “Attivamente Coinvolte”».

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