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L’ospedale di Crotone tornerà ad avere la Medicina nucleare

L'ospedale "San Giovanni di Dio" di Crotone riavrà il reparto di Medicina nucleare che è chiuso dal 2019. Lo mette nero su bianco la direzione generale del Dipartimento Salute e Welfare della Regione. Che, rispondendo all'interrogazione del consigliere regionale del Pd, Ernesto Alecci, sull'assenza del servizio, ha assicurato un «considerevole potenziamento ed un miglioramento» dei «servizi di radiologia e di medicina nucleare» per il Crotonese. A patto che l'Asp provveda a farsi finanziare dal Ministero della Salute la dotazione delle apparecchiature necessarie per ripristinare le prestazioni sanitarie. La Medina nucleare chiuse i battenti sei anni fa poiché nell'Unità operativa erano venute meno le condizioni di sicurezza per pazienti e per gli operatori sanitari.
Nel 2018 - ultimo anno di attività - il reparto fece registrare poco meno di 350 esami e ulteriori 1.800 in regime ambulatoriale; mentre nel 2019 furono eseguiti 896 accertamenti diagnostici attraverso la mobilità passiva intraregionale e interregionale. Da qui l'esigenza di riavviare il servizio per far fronte ai numerosi casi di patologie oncologiche nella provincia di Crotone. «La Regione - osserva il Dipartimento Salute e Welfare che amministra la sanità in Calabria insieme alla struttura commissariale guidata dal governatore Roberto Occhiuto - al fine di poter inoltrare al Ministero della Salute le richieste di ammissione a finanziamento delle apparecchiature, è in attesa di ricevere dall' Asp di Crotone» i progetti per la fornitura dei macchinari.

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