È il tentativo del presidente della Regione e commissario alla sanità Roberto Occhiuto, di spostare il finanziamento da 24 milioni di euro per la ristrutturazione dell’ospedale Jazzolino dai fondi Pnrr a quelli Fsc, permettendo così di effettuare i lavori in tempi più ragionevoli, a piombare improvvisamente sull’incontro organizzato nella sede di Palazzo Gagliardi, da tutta l’Area progressista per denunciare lo stato comatoso della sanità vibonese, minacciando una mobilitazione in tutte le sedi, qualora non arrivino risposte immediate. Affermazioni, quelle del governatore, accolte tiepidamente dal sindaco Enzo Romeo: «Se davvero questo spostamento di fondi servisse a velocizzare la costruzione del nuovo ospedale ottimizzandone i tempi - spiega il primo cittadino - noi saremmo felicissimi. Peccato che lo apprendiamo dai social senza che alcun rappresentante della destra vibonese abbia proferito parola. In ogni caso, l’ospedale va ristrutturato, senza possibilmente essere chiuso, visto che non è un presidio cittadino ma un nosocomio provinciale» di un territorio «che in questi anni - sottolinea ancora Romeo - ha visto diminuire di 32 milioni il fondo per la spesa sanitaria, con conseguente taglio di servizi e diminuzione dell’utenza». Un’apertura, quella del primo cittadino alla proposta di Occhiuto rispetto alla quale, però, ha frenato subito il capogruppo del Misto in Consiglio regionale, Antonio Lo Schiavo nel denunciare «il silenzio dei rappresentanti politici di centrodestra su questo territorio».