È arrivato il via libera dell'Istituto superiore di sanità al progetto per la messa in sicurezza permanente dell'ex discarica per rifiuti solidi urbani del quartiere Tufolo-Farina di Crotone. Il parere, l'unico che mancava all’appello, era atteso da mesi ed era stato più volte sollecitato da più fronti. Il silenzio dell'Iss infatti ha finora frenato la conclusione della Conferenza dei servizi istruttoria che deve approvare gli interventi di risanamento ambientale di un'area estesa 8 ettari che fa parte del Sin di Crotone. Un rallentamento che non ha consentendo al Ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica di indire la Conferenza dei servizi decisoria per varare il progetto definitivo dei lavori. Il cui ammontare nel frattempo è passato da 26 a 28 milioni di euro in seguito all'adeguamento del costo delle opere da realizzare al prezziario regionale del 2024. Per l'ente che fa capo al Ministero della Salute, nelle «azioni» programmate che «mirano a isolare definitivamente la fonte principale di contaminazione» dell'ex discarica dall'ambiente circostante non sussistono «elementi che possano ostacolare la realizzazione» del progetto. Mentre «per gli aspetti di carattere ambientale» – scrive Marco Martuzzi, il direttore del Dipartimento ambiente e salute dell'Iss – occorrerà «seguire quanto formulato» da Ispra e ArpaCal. «Tra gli interventi proposti – riporta il documento dell'Istituto – tutte le attività connesse al trattamento e alla movimentazione dei rifiuti avverranno senza sollevamento di polveri e senza produzioni di odori sgradevoli e con rumorosità nei limiti previsti dalla normativa di settore». Inoltre, conclude il parere, «viene indicato che verranno effettuati controlli del fondo scavo e pareti una volta asportati i rifiuti e che se da tali controlli risultassero dei superamenti si procederà ad ulteriori approfondimenti dello scavo».