Questa mattina, presso il Liceo Scientifico “Enrico Fermi” di Catanzaro Lido, si è tenuto un incontro istituzionale volto a ricordare la figura del Commissario di Pubblica Sicurezza Giovanni Palatucci, riconosciuto Eroe Italiano e Giusto tra le Nazioni, per il suo straordinario atto di eroismo nel salvare centinaia di ebrei durante l’Olocausto. All’evento hanno partecipato il Questore di Catanzaro e il Presidente dell’Associazione Palatucci – Sezione di Catanzaro, insieme a studenti e docenti dell’istituto. Durante l’incontro è stato proiettato un video realizzato dalla RAI, dal titolo “Senza confini - Il Commissario Palatucci”, che ripercorre la vita e il sacrificio di Palatucci. Nel corso dell’evento si è sottolineata l’importanza di guardare alla figura di Palatucci con una prospettiva ampia, al di là di etichette e schematismi, evidenziando come il suo eroismo rappresenti un esempio universale di coraggio e integrità. Ha inoltre invitato gli studenti a riflettere sul valore della memoria storica e sull’importanza di mantenere vivi i principi di giustizia e solidarietà. È stato ha tracciato un excursus storico sulla vita del giovane commissario, evidenziando il suo impegno nella difesa dei perseguitati e il valore del suo operato in un periodo storico drammatico e dilaniante per il Paese. L’incontro ha rappresentato un momento di profonda riflessione per gli studenti, offrendo loro un’occasione per conoscere meglio la storia di un uomo che ha sacrificato la propria vita per la difesa della dignità umana. La riflessione di una delle ragazze che ha condotto la giornata odierna, è stata la seguente: “E’ scientificamente provato: la razza non esiste, l’uomo è uno solo e le differenze tra le varie etnie sono determinate solo da fattori territoriali”.
Messa a Crotone
Questa mattina, a Crotone, nella Chiesa della “Beata Vergine del Rosario di Pompei”, è stata celebrata una Santa Messa in memoria di Giovanni Palatucci, già Questore di Fiume, in occasione della ricorrenza dell’anniversario della sua scomparsa nel campo di concentramento nazista di Dachau, in Germania. Al termine della celebrazione liturgica, presieduta da Monsignor Ezio Limina, già Cappellano della Polizia di Stato per la Provincia di Crotone, in piazza Umberto I, in prossimità del monumento ai Caduti, il Prefetto Franca Ferraro, il Questore Renato Panvino ed il Sindaco della città di Crotone Vincenzo Voce hanno deposto una corona d’alloro. Nella stessa piazza, è stato piantumato un albero d’ulivo in ricordo del Questore di Fiume. Alle celebrazioni hanno preso parte la locale Sezione dell’Associazione Giovanni Palatucci, i vertici delle forze dell’ordine, il Sindaco della città, il Vice Presidente della Provincia e gli studenti del Liceo Classico “Pitagora” di Crotone con i quali il Questore Panvino si è intrattenuto, dialogando con loro, al termine della manifestazione, evidenziando il ruolo di Giovanni Palatucci, quale funzionario dedito al senso del dovere, al servizio della comunità, tanto da aver sacrificato la propria vita per salvare tanti altri cittadini ebrei dall’olocausto.
Commemorazione a Vibo
Questa mattina, in occasione dell’ottantesimo anniversario della morte dell’ex Questore reggente di Fiume Giovanni Palatucci, scomparso il 10 febbraio 1945 all’età di 36 anni nel campo di concentramento di Dachau, presso il Parco delle Rimembranze di questo centro, si è svolta una breve cerimonia commemorativa. Giovanni Palatucci nacque a Montella (AV) il 31 maggio 1909. Avvocato, non esercitò la professione forense per intraprendere la carriera nell’Amministrazione della Pubblica Sicurezza e fu assegnato a Genova come Vice Commissario. Dal 15 novembre 1937 fu responsabile dell’Ufficio Stranieri della Questura di Fiume, adoperandosi a favore degli ebrei e dei perseguitati politici e razziali e nominato successivamente Questore reggente. In 7 anni salvò dalla deportazione e morte molti ebrei, stranieri e italiani. Il 13 settembre 1944 fu arrestato e ristretto nel carcere Coroneo di Trieste, e sottoposto a tortura presso la risiera di San Sabba. Il 22 ottobre successivo fu deportato, quale prigioniero politico, nel lager di Dachau in Germania, dove morì, per gli stenti e le vessazioni subite, il 10 febbraio 1945 a soli 36 anni. Ultimo Questore di Fiume, Medaglia d’oro al Merito Civile, fu riconosciuto come “Giusto tra le Nazioni” per aver salvato dal genocidio migliaia di ebrei. Con il suo coraggio ed il suo sacrificio ha onorato appieno i valori e gli ideali della Polizia di Stato. Durante la cerimonia il Cappellano della Polizia di Stato, Don Michele Raniti, ha recitato una breve preghiera, e il Questore Rodolfo Ruperti ha deposto un omaggio floreale alla base della targa in marmo in ricordo del Funzionario della Polizia di Stato. Alla cerimonia hanno preso inoltre parte il Prefetto della Provincia di Vibo Valentia, Anna Aurora Colosimo, rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, il Presidente della Provincia e un Assessore del Comune di Vibo Valentia, i Funzionari della Questura, il Presidente e alcuni componenti dell’Anps della provincia.
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