Catanzaro, Crotone, Vibo

Martedì 11 Febbraio 2025

Sequestro di beni per peculato e autoriciclaggio: indagini tra Crotonese e Cosentino

Nella mattinata di oggi, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Crotone, in collaborazione con i Reparti territorialmente competenti, hanno eseguito un Decreto di Sequestro Preventivo nei confronti di due persone, originarie della provincia di Crotone, una delle quali residente a Rende. Il provvedimento riguarda un immobile situato nel centro di Cosenza, ritenuto verosimilmente provento di reati di peculato, falso e autoriciclaggio. L'immobile risulta intestato in modo fittizio a una 32enne, figlia di uno degli indagati.

Le indagini e il sequestro dei beni

Le indagini, avviate nel novembre 2023 dai Carabinieri della Compagnia di Cirò Marina e successivamente approfondite dal Nucleo Investigativo, hanno preso le mosse da una denuncia presentata dal sindaco e dal segretario comunale di Savelli, relativa a un ammanco inizialmente stimato in un milione di euro nel bilancio comunale. Gli accertamenti hanno poi aggiornato la cifra a oltre 3 milioni di euro, sottratti tra agosto 2008 e dicembre 2023. L'operazione odierna segue un primo sequestro preventivo eseguito nel maggio 2024, con la notifica di Avvisi di Garanzia a tre persone, accusate a vario titolo di peculato, falsità ideologica e materiale e autoriciclaggio. Due di loro, in qualità di Responsabile del Settore Finanziario-Contabile-Tributi (fino a novembre 2023) e di collaboratore economo comunale (fino al pensionamento nel 2020), avrebbero distratto oltre 2,8 milioni di euro mediante 320 mandati di pagamento diretti a conti personali o aziendali riconducibili agli indagati. Successivamente, le somme sarebbero state trasferite a familiari per eludere i controlli. Nel corso del primo sequestro, erano stati confiscati:

Ulteriori accertamenti

Le indagini condotte nei Comuni di Savelli, Pallagorio e Cirò Marina hanno rivelato nuove condotte illecite, con una distrazione aggiuntiva di 305.000 euro, portando il totale a oltre 3 milioni di euro. L'analisi dei flussi finanziari ha permesso di individuare 105 falsi mandati di pagamento, che si aggiungono ai 320 già scoperti. Gli investigatori hanno riscontrato che i funzionari del Settore Finanziario del Comune di Savelli mascheravano i versamenti fraudolenti, registrandoli in contabilità come destinati a beneficiari legittimi, mentre in Tesoreria risultavano indirizzati a soggetti diversi, rendendo difficile il rilevamento delle irregolarità. L'inchiesta è ancora in corso e il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari.

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