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Guardavalle, la droga importata dal Sudamerica: ridotte 10 condanne in Appello

Esponenti di spicco della cosca di 'ndrangheta di Guardavalle riconducibile alla famiglia Gallace avevano realizzato una organizzazione transazionale capace di importare cocaina dal Sud America (Colombia, ma anche Brasile) e di "piazzarla" in Europa (Spagna, Olanda, Inghilterra e Slovenia), Nuova Zelanda e Australia. E' il quadro delineato dall'operazione "Molo 13" condotta dai finanzieri del Comando provinciale di Catanzaro e dallo Scico di Roma, con il coordinamento della Dda di Catanzaro, che stamani ha portato all'arresto di 20 persone (uno ai domiciliari), 15 Aprile 2021. ANSA/US/GDF

Pene ridotte in appello per dieci degli imputati del processo scaturito dall’operazione antimafia “Molo 13” scattata nell’aprile 2021, che ha portato all’arresto di decine di persone ritenute organiche alla cosca Gallace, con epicentro a Guardavalle.
L’indagine, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, aveva svelato l’esistenza di un’organizzazione criminale di portata transnazionale, impegnata in un’intensa attività di importazione di ingenti quantitativi di droga dal Sudamerica, che venivano poi smerciati nelle più importanti piazze di spaccio europee. Il blitz aveva determinato arresti in diverse regioni italiane.
Ieri la Corte d’appello di Catanzaro, presieduta da Alessandro Bravin (consigliere a latere Assunta Maiore ed Elvezia Antonella Cordasco) in riforma della sentenza del gip del Tribunale di Catanzaro del 31 luglio 2023, ha ridotto le pene per 10 imputati.
Ecco le condanne inflitte: Agazio Andreacchio, a 2 anni e 4 mesi di reclusione e 12mila euro di multa; Nicola Chiefari a 15 anni e 4 mesi di reclusione; Emanuele Fonti a 9 anni di reclusione e 32mila euro di multa; Benito Andrea Riitano a 8 anni e 32mila euro di multa; Francesco Riitano a 16 anni di reclusione; Paolo Riitano a 8 anni e 8 mesi di reclusione e 30mila euro di multa; Nicola Guida a 5 anni e 4 mesi e 18mila euro di multa; Bruno Gallace a 3 anni e 16mila euro di multa; Agazio Andreacchio a 2 anni e 4 mesi di reclusione e 18mila euro di multa; Giuseppe Vitale a 6 anni e 2 mesi di reclusione con revoca della pena accessoria dell’interdizione legale con sostituzione dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici con l’interdizione temporanea dai pubblici uffici per la durata di anni 5.

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