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Le candidature per affiancare Iemmello sono apertissime. È da inizio stagione che Caserta cerca i gol dalle altre punte, tutte in lizza per un posto da titolare domani sera contro il Cittadella. Biasci, La Mantia e Pittarello, seguendo in ordine decrescente la consistenza del bottino portato in cassaforte, ne hanno segnati meno di Bonini: tre reti il toscano, uno il romano, nessuna il veneto fanno quattro in tutto, cioè una in meno del difensore, che in teoria dovrebbe evitarle. Il capitano finora ha compensato ampiamente le mancanze dei colleghi di reparto (ci sarebbe anche Buso a quota uno, ma non è mai stato impiegato da attaccante vero e proprio). E oltre a Bonini i giallorossi hanno raccolto un buon pescato dai centrocampisti Pontisso e Pompetti (tre centri a testa) e stanno cominciando a nutrirsi anche con gli esterni (Cassandro e Quagliata a bersaglio nelle ultime due uscite).
«Un po’ mi dà fastidio che segni così tanto Bonini e non un attaccante», aveva detto scherzando Iemmello dopo la partita con il Cesena. Il sorriso del bomber serviva a sottolineare il carattere della battuta, però un fondo di verità in quella affermazione c’è, perché l’ultimo salto di qualità il Catanzaro potrebbe riuscire a compierlo solo se gli altri professionisti del gol aumenteranno il loro contributo realizzativo. Una cosa è certa: tutti e tre i candidati si sobbarcano un bel po’ di lavoro sporco. Questo è una parte del motivo perché, di recente, La Mantia e Pittarello sono stati più spesso preferiti a Biasci: vanno meglio spalle alla porta. Per l’altra parte bisogna tenere in considerazione la propensione di Iemmello ad abbassarsi parecchio per aiutare la manovra, a volte anche davanti alla propria difesa, quindi il riferimento più fisso in avanti che danno i due centravanti – per caratteristiche – è più adatto alla naturale propensione di Biasci ad allargarsi a sinistra per poi puntare al centro: così il rischio è di lasciare sguarnita l’area di rigore avversaria.
La rotazione fra i tre è anche naturale, visto che tutti e tre devono giocare: uno è andato in doppia cifra nello scorso torneo, l’altro è stato l’investimento più costoso dell’estate, il terzo si vede lontano chilometri che è arrivato a livelli anche più alti della B. L’altro lato della medaglia è che nessuno dei tre ha avuto finora la continuità che serve per aumentare il livello del proprio rendimento. Biasci è comunque ancora il partner più scelto del capitano e anche quello che non segna da meno tempo: fra 8 e 15 dicembre aveva punito in serie Brescia e Palermo. Pittarello per minutaggio lo sta avvicinando, mentre La Mantia è rimasto fuori a lungo per infortunio ed è fermo all’unico squillo con il Modena.
Forse domani sera toccherà di nuovo a lui (non è scontato) provare ad aggiungere nuovo credito alla candidatura. Altrimenti ci dovrà pensare il solito Iemmello, che ha la proporzione più alta (36%) di reti personali rispetto a quelle generali (12 su 33). Re Pietro con il Cittadella ha un conto aperto come dimostrano i sette gol in undici scontri diretti, compresa la doppietta in Veneto di un anno fa. Dopotutto, se in squadra ce l’hai, tanto vale approfittarne. Però, se dietro di lui ci fosse anche un altro attaccante, sarebbe meglio.
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