![](https://assets.gazzettadelsud.it/2024/01/catanzaro-consiglio-comunale-800x800.jpg)
Destini incrociati per l’amministrazione comunale e le forze di opposizione. Il governo cittadino si è riorganizzato, dopo i vari scossoni politici avuti tra settembre e gennaio, per andare avanti con i numeri che in aula riuscirà a mettere in fila. Che sono quelli cumulati tra la coalizione progressista “di partenza” e quei consiglieri che nella prima metà del mandato sono passati dalle file delle opposizioni in quelle dell’area Talerico. Poi, all’uscita dalla maggioranza dell’esponente di FI, non lo hanno seguito, restando con Fiorita: alcuni convintamente, altri con posizioni meno decifrabili, quelle che un domani potrebbero illudere o deludere.
Ma in questa fase sono le opposizioni, in particolare l’area di centrodestra, a cercare di prendere il controllo della situazione. L’ipotesi dimissioni contestuali per dare la spallata all’amministrazione comunale è parsa nelle scorse settimane uno spauracchio e poco più. Le 17 firme da apporre al documento che avrebbe portato (o che porterà) alle dimissioni di gruppo e al conseguente scioglimento del Consiglio per andare al voto nella tornata di primavera sono parse finora impossibili da raggiungere. In realtà lo scouting non si sarebbe mai fermato. Tanto che, secondo alcune indiscrezioni, basterebbe poco per arrivare al fatidico numero. Includendo ovviamente anche il gruppo Azione, che con il centrodestra avrebbe poco a che spartire - pur avendoci fatto, in altre vesti e con alcuni pezzi, una campagna elettorale - ma che, dopo la brevissima parentesi a sostegno del governo cittadino è di fatto tornato appieno nelle file delle opposizioni.
![Digital Edition](https://static.gazzettadelsud.it/__assets/img/share/digital-edition_bg.jpg)
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
![Edizione Digitale](https://static.gazzettadelsud.it/__assets/img/share/digital-edition.png)
Caricamento commenti
Commenta la notizia