Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Agenda Urbana a Catanzaro, Monteverdi: “Abbiamo tutto quello che serve per ricostruire lo spirito di comunità”

Donatella Monteverdi
"Con Agenda Urbana 2021/2027 possiamo finalmente contare su risorse idonee a ricostituire lo spirito di comunità, come del resto abbiamo sollecitato sin dal nostro insediamento, consapevoli che il suo venir meno è una delle criticità manifestate nel corso degli anni. Uno strumento di notevole portata finanziaria come Agenda Urbana arriva ora a rideterminare l’orientamento complessivo dell’intervento straordinario dell’Amministrazione, indirizzandolo con maggiore attenzione verso asset di natura culturale, turistica e commerciale di prossimità che, per quanto etichettati di immaterialità, alla prova dei fatti muovono idee, persone, economie.
Come Amministrazione, e come assessorato alla Cultura, rivendichiamo la novità e l’appropriatezza delle misure programmate, a maggior ragione oggi che il PON Metro Plus incrocia Agenda Urbana. La complessità urbanistica di Catanzaro, la “città policentrica”, diventa in questo quadro fattore trainante per porre in primo piano la vocazione dei diversi centri storici esistenti così come disegnati, d’altra parte, con il PSC: Catanzaro Centro, S. Maria, Gagliano e Lido, luoghi di produzione culturale e promozione sociale, spazi di socialità e incontro, di crescita e di confronto.
Per raggiungere questo obiettivo recuperiamo quattro complessi di proprietà pubblica, nuovi poli di centralità urbana con funzioni complementari e innovative nei diversi ambiti: coworking, musei didattici, spazi per associazioni e attività socio-culturali.
Un’architettura progettuale che asseconda le altre linee di intervento legate al turismo come alle attività economiche: le diverse linee di intervento di Agenda Urbana rispondono con coerenza all’obiettivo di fondo, considerando che ricostruire lo spirito di comunità vuol dire attribuire un nuovo volto e un rinnovato ruolo a Catanzaro.
Abbiamo l’opportunità di sviluppare l’impresa creativa e culturale sulla quale puntare per recuperare i giovani alla Città, anche quelli che hanno fatto esperienza fuori e che possono trarre ragioni concrete per un ritorno, temporaneo o meno, arricchito delle esperienze maturate altrove. Ma anche i giovani lavoratori cosiddetti “nomadi” che, arrivati in Città, possono impiantarvi vita e futuro. Fattori auto rigeneranti di un intervento straordinario, che proprio perché tale deve poter beneficiare di tutto l’impegno, possibilmente corale, anche per superare, costruendo opportunità nuove, le difficoltà oggettive e comuni a tutte le altre Città nel gestire l’ordinario”.

Oggi in edicola

Prima pagina

Caricamento commenti

Commenta la notizia