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Un risarcimento milionario rischia di mettere ancora di più in crisi la già precaria economia di Palazzo De Nobili. Torna a far parlare di se' l'edificio realizzato dall'imprenditore Benigno Mancuso nell'area dell'ex Fornace del quartiere Sant'Antonio. Un immobile dalla vita travagliata che dopo essere passato da un sequestro della magistratura e una disputa con l'amministrazione comunale non è mai stato aperto. Ora gli eredi dell'imprenditore si sono rivolti alla giustizia amministrativa per chiedere la risoluzione della convenzione stipulata dall’Impresa Mancuso Benigno Giacomo (oggi s.d.f. Eredi Mancuso Benigno Giacomo) con il Comune nel 2008 e la condanna dell'ente alla restituzione in favore dei ricorrenti della somma di 1.271.978,22 euro, con interessi a far corso dal 2008, nonché del risarcimento dei danni patiti per il mancato, inesatto o incompleto adempimento delle obbligazioni.
La vicenda prende avvio praticamente un ventennio fa quando l'imprenditore realizzò l'enorme immobile nell'area dove sorgeva l'ex mattonificio. Terminata la realizzazione il Comune gli contestò il mancato pagamento delle opere di urbanizzazione e altri tributi. Dopo anni di dispute giudiziarie, nel 2008 con l'allora sindaco Rosario Olivo, si riunì una conferenza dei servizi tra pubblico e privato. Si decise che l'impresa avrebbe pagato a rate circa un milione e 600mila euro e che il Comune da parte sua si impegnava a investirla sulla sicurezza stradale della zona.
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