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Vibo Valentia, il gip dispone la prosecuzione delle indagini sul caso del sottufficiale Gdf trovato morto

L’11 maggio 2022 personale della Guardia di Finanza rinveniva, presso l’abitazione estiva di Pizzo Calabro, il corpo senza vita del Luogotenente Antonio Cerra. Del caso si sono occupate testate regionali e nazionali, a seguito della richiesta di archiviazione del procedimento avanzata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vibo Valentia.

La vedova, dott.ssa Francesca Rubbettino ed i figli del povero Luogotenente Cerra si erano tenacemente opposti alla richiesta di archiviazione, con ampie e documentate argomentazioni sostenute dai difensori avv.ti Nunzio Raimondi e Manuela Costa. In particolare, sulla qualificazione giuridica del fatto era stato dedotto come non vi fosse certezza in ordine alla configurabilità del reato di istigazione al suicidio piuttosto che di quello di omicidio. Le difese avevano molto insistito sui profili relativi al nesso causale ed ai motivi sottesi all’evento, evidenziando le numerose lacune investigative che, se colmate, avrebbero potuto condurre a ben altro esito del procedimento.

Rispetto all’atto di opposizione la Procura si è insistentemente opposta alle prospettazioni difensive ed in data 14 novembre 2024, il Gip presso il Tribunale ordinario di Vibo Valentia, dott.ssa Rossella Maiorana, aveva riservato la decisione sulla proposta opposizione. In data 17 febbraio 2025, il Gip ha sciolto la propria riserva e ha emesso ordinanza con la quale ha completamente accolto l’opposizione difensiva, disponendo una quantità di ulteriori indagini, anche tecniche, dirette a lumeggiare più approfonditamente la verificazione degli eventi che condussero alla morte del Luogotenente Cerra. Della prosecuzione delle ridette indagini è stata onerata la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vibo Valentia, con l’oltremodo opportuna raccomandazione che le indagini suppletive vengano svolte da personale della P.G. diverso da quello che fino ad oggi le ha eseguite, ossia da reparti differenti rispetto a quelli della Guardia di Finanza.

I difensori dei familiari del Luogotenente Cerra, avv. Nunzio Raimondi e Manuela Costa, nell’esprimere soddisfazione per il provvedimento giudiziale, hanno dichiarato: “Si tratta di un approfondimento investigativo doveroso, a fronte di indagini all’evidenza lacunose, in considerazione di un fatto assai grave riguardante un autentico servitore dello Stato”.

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