
Sono stati affidati alla viceprefetta Costanza Pino anche i poteri del Consiglio comunale di Badolato.
La nomina è avvenuta con un decreto del prefetto di Catanzaro Castrese De Rosa, in conformità con quanto previsto dal Testo unico degli enti locali, a seguito dell’impossibilità di surroga dei consiglieri dimessi.
Il 30 gennaio scorso come è noto, il prefetto aveva già assegnato alla dottoressa Pino l’incarico di commissaria nel Comune di Badolato, per fare le funzioni del sindaco e dalla Giunta comunale. Un provvedimento che si era reso necessario a seguito dell’inchiesta “Ostro” che aveva portato all’arresto di 44 persone, fra cui anche l’allora sindaco Nicola Parretta, il suo vice Ernesto Menniti, il presidente del Consiglio comunale Maicol Paparo, gli assessori Andrea Bressi e Antonella Giannini.
La Dda nell’inchiesta “Ostro” ha ricostruito le vicende relative alla campagna elettorale dell’autunno 2021, compresa la formazione di una lista civetta, e il sostegno che entrambe le liste avrebbero ricevuto da esponenti della cosca Gallace a Badolato, fra cui l’imprenditore Antonio Paparo, ritenuto fra i principali fiancheggiatori della latitanza dorata del boss Cosimo Damiano Gallace, scovato in un bunker a Isca.
Sia Parretta che Menniti, raggiunti dall’ordinanza di misura cautelate agli arresti domiciliari, hanno poi rassegnato le dimissioni dai rispettivi incarichi. Dimissioni a cui sono seguite quelle dei consiglieri comunali Vincenzo Varano, Pia Russo, Albino Bressi, Rosario Paparo e Giuseppe Garretta, non coinvolti nell’inchiesta, che hanno deciso di interrompere il percorso politico-amministrativo, alla luce di quanto accaduto.

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