
«Nel 2024 si registra «l'incremento dei ricorsi depositati, passati da 1914 a 2050: di questi quelli definiti direttamente nel 2024 sono 326, pari al 16% (contro i 376 del 2023, pari al 19,6%)». Lo rileva la relazione del presidente del Tar Calabria, Gerardo Mastrandrea, per l’inaugurazione dell’anno giudiziario 2024 del tribunale amministrativo regionale.
«Purtroppo - prosegue - l’arretrato (differenza definiti e depositati) è di conseguenza fisiologicamente di circa il 20%, attestandosi i ricorsi pendenti al numero di 3.363. Detto incremento dei depositi ha riguardato principalmente, rispetto al 2023, le seguenti materie: ambiente (20 ricorsi in più), Comuni (44 in più), demanio e patrimonio (19 in più), insegnanti (112 in più), sanità pubblica (31 in più), sicurezza pubblica (64 in più). Si segnala poi «il deposito, nel corso del 2024, di 18 ricorsi riferibili ai finanziamenti del Pnrr, 6 dei quali riguardanti procedure di appalto».
In tema di sanità, dalla relazione del presidente del Tar Calabria si è passati dai 117 ricorsi del 2023 ai 148 del 2024. Infine, in tema di interdittive antimafia, numeri sostanzialmente stabili, nel 2024 infatti - riporta la relazione - «sono pervenuti 39 ricorsi a fronte dei 36 del 2023». «In questa sede - ricorda Mastrandrea nella relazione - «sembra utile segnalare che nel corso del 2024 la Calabria si è posizionata al secondo posto in Italia per numero di interdittive antimafia emesse, con un totale di 199 provvedimenti, dopo la Campania».
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