Torna d’attualità il braccio di ferro tra l’amministrazione comunale, nella fattispecie, gli uffici di Palazzo “Luigi Razza” e il gruppo politico di Indipendenza, guidato da Giuseppe Scianò. Oggetto del contendere, rimane l’avviso pubblico, risalente allo scorso autunno, per il reclutamento di un esperto Pnrr, che ha visto 33 partecipanti ma, alla fine, nessun idoneo. Sotto la lente la richiesta di accesso agli atti del partito di Gianni Alemanno, che non ha trovato esito. «Abbiamo trovato dinanzi a noi un muro di gomma – ha sbottato in conferenza stampa il coordinatore provinciale Pino Scianò – tre richieste hanno trovato altrettanti dinieghi, finanche al difensore civico, cui ci eravamo rivolti». Infatti, «per ragioni diverse – ha sottolineato – hanno deciso di negarci gli atti. Avevamo chiesto i verbali e i curricula dei candidati, anche tutelandone la privacy ma non c’è stato nulla da fare. Ci si è appellati alla protezione dei dati sensibili che a noi – rimarca – non interessava assolutamente conoscere come abbiamo specificato nella seconda delle tre istanze prodotte». Ovviamente, «non demorderemo – ha sottolineato ancora – perché sarebbe profondamente ingiusto nei confronti dei cittadini che ci hanno votato. Le tenteremo tutte per arrivare alla verità, nel rispetto della normativa vigente». Peraltro, «vi erano i requisiti della massima urgenza. Ma a distanza di tre mesi e mezzo dall’esito dell’avviso che dichiarava inidonei tutti i concorrenti, stranamente, nulla più si è mosso».