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L'Azienda Ospedaliero Universitaria "Renato Dulbecco" di Catanzaro si conferma ancora una volta centro d'eccellenza nell'assistenza intensiva e nelle emergenze mediche. Grazie alla professionalità e alla sinergia del personale medico, una giovane madre di 24 anni ha superato una situazione critica che avrebbe potuto esserle fatale. La donna in stato di gravidanza, con insufficienza respiratoria acuta, è stata ricoverata in urgenza presso il Presidio Ospedaliero "Pugliese". L’equipe diretta dal professore Fulvio Zullo ha proceduto in urgenza ad eseguire il cesareo salvando la vita al neonato. A causa della pregressa embolia polmonare bilaterale, subito dopo il parto, vista la gravissima condizione si è reso necessario il trasferimento immediato presso la Rianimazione del Policlinico universitario per essere sottoposta a trattamento con Ecmo Veno-Arterioso, una tecnica di circolazione extracorporea che sostituisce temporaneamente la funzione di cuore e polmoni, garantendo la sopravvivenza nei casi più critici. A coordinare l'intervento salvavita è stato l'Ecmo Team del reparto di terapia intensiva del Policlinico universitario, composto dai professori Eugenio Garofalo, Andrea Bruni, Federico Longhini e dal dottore Eugenio Biamonte. La giovane paziente, in coma farmacologico per 20 giorni, ha potuto beneficiare di un approccio multidisciplinare che ha coinvolto tutto il reparto di terapia intensiva, medici, infermieri e specializzandi, perfusionisti. Grazie ad una straordinaria collaborazione multidisciplinare tra il reparto di Chirurgia Toracica, professore Marco Chiappetta, il reparto di Oncologia, professori Pierosandro Tagliaferri, Pierfrancesco Tassone e Daniele Caracciolo, il reparto di cardiologia, professore Daniele Torella, e Il reparto di cardiochirurgia, diretto dal professore Pasquale Mastroroberto, hanno permesso di porre correttamente diagnosi e trattare in modo immediato la paziente. Ciò ha consentito ai medici e a tutto il personale della Terapia Intensiva del Policlinico di procedere al graduale svezzamento dalla circolazione extracorporea, l'estubazione e infine il trasferimento in reparto per il completamento del percorso di cura. «Si tratta di un risultato eccezionale e di un primato scientifico di rilievo internazionale - ha dichiarato il commissario straordinario Simona Carbone - è il primo caso documentato al mondo di una paziente con patologia ematologica, trattata in post-partum con Ecmo veno-arterioso, che grazie all'elevato livello di competenze dei nostri professionisti ha superato questa fase estremamente critica. Questo successo conferma l'eccellenza della nostra equipe medica e l'importanza di una rete ospedaliera altamente specializzata e coesa».
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