Processo d’appello da rifare per cinque imputati nell’ambito del procedimento scaturito dall’inchiesta Crisalide 3, venuta alla luce nel settembre del 2019 con l’arresto di 28 persone ritenute gravitanti nell’ambito della cosca Cerra-Torcasio-Gualtieri.
La Sesta Sezione Penale della Suprema Corte di Cassazione, accogliendo i ricorsi della difesa avverso la sentenza della Corte di Appello di Catanzaro del 2023, ha annullato con rinvio in relazione al giudizio di colpevolezza la condanna a 9 anni e 3 mesi di Domenico De Rito, quella di Massimo Gualtieri (8 anni e 7 mesi) ed anche quella di Antonio Gullo (tutti difesi dall’avvocato Antonio Larussa).
Annullata con rinvio ad altra sezione della Corte d’Appello anche la condanna di Nicholas Izzo, al quale in secondo grado erano stati inflitti 7 anni di reclusione per partecipazione all’associazione dedita al narcotraffico e per altri reati fine. Izzo è difeso dagli avvocati Francesco Gambardella e Antonio Larussa).
Gli “ermellini” hanno inoltre annullato sempre con rinvio la condanna di Davide Belville (difeso dagli avvocati Antonio Larussa e Michele Cerminara) al quale era stata comminata una pena a 10 anni di reclusione e di Giuseppe Galluzzi (assistito nel procedimento dall’avv. Pietro Chiodo). Per ambedue limitatamente all’applicazione della disciplina della continuazione.
La Cassazione ha poi rigettato i ricorsi di Giuseppe Costanzo Alessio Gagliardi Morrison, Antonio La Polla, e Antonio Paradiso. Ed ha dichiarato inammissibili i ricorsi di Pasquale Cerra, Salvatore D’Agostino, Salvatore Fiorino, Rosario Franceschi, Antonio Grande, Cristian Greco, Antonio Paola, Ottorino Ranieri, Antonio Saladino, Giovanni Torcasio, Saverio Torcasio e Alessandro Trovato.
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