Catanzaro, Crotone, Vibo

Giovedì 27 Febbraio 2025

Sgominato il clan dei Gaglianesi, tra i capi d'accusa anche la tentata rapina alla Banca Carime e il colpo alla Sicurtransport

Non solo estorsioni e truffe. Nell'ordinanza del Gip che ha portato a 22 arresti, c'è anche un sistema criminale strutturato e ben radicato, responsabile di una serie di reati, tra cui una tentata rapina ai danni della Banca Carime e una rapina milionaria alla Sicurtransport. LA TENTATA RAPINA IN BANCA Il primo episodio risale al 3 novembre 2014, quando un gruppo di malviventi ha cercato di introdursi all’interno della filiale della Banca Carime di via Indipendenza (filiale ora chiusa). Secondo le ricostruzioni investigative, il colpo è stato pianificato nei minimi dettagli: un basista interno, dipendente della banca, avrebbe fornito ai complici un badge per l’accesso. Tuttavia, un errore nell’inserimento del cartellino elettronico ha fatto fallire il piano, costringendo i rapinatori alla fuga. Gli inquirenti hanno accertato che il colpo era stato autorizzato dai vertici del clan dei Gaglianesi, con l’obiettivo di finanziare ulteriormente le attività illecite del gruppo mafioso. IL COLPO ALLA SICURTRANSPORT Ben più riuscita è stata invece la rapina al caveau della Sicurtransport, avvenuta il 4 dicembre 2016. Il commando, composto da uomini armati e ben organizzati, ha fatto irruzione nei locali blindati della società di trasporto valori, sottraendo una somma ingente di denaro. L’operazione è stata condotta con tecniche paramilitari, segno evidente della preparazione e dell’esperienza criminale dei soggetti coinvolti. Tra i nomi di spicco figurano Pietro Procopio alias “u Biondu", e Vincenzo Graziano Santoro, entrambi finiti in carcere e già noti alle forze dell’ordine per il loro coinvolgimento in attività mafiose e reati contro il patrimonio. L’ORDINANZA DEL GIP: 34 INDAGATI E UN CLAN SOTTO SCACCO L’ordinanza emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Catanzaro, la dottoressa Gilda Danila Romano, rappresenta un duro colpo per il clan dei Gaglianesi, che da anni operava indisturbato nella zona nord della città. Tra i 34 indagati figurano nomi di spicco della criminalità organizzata locale, tutti accusati di associazione mafiosa, estorsione, rapina aggravata e detenzione illegale di armi. Il provvedimento cautelare evidenzia il ruolo chiave della ‘ndrangheta nel controllo del territorio e nelle attività criminali finalizzate al finanziamento dell’organizzazione.  

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