Cardiochirurgia da Catanzaro all’Annunziata, l’indicazione è arrivata dalla Regione

Sulla questione della Cardiochirurgia all’Annunziata di Cosenza qualche contraddizione c’è. Giovedì sera il dipartimento regionale alla Salute ha assicurato di non aver deciso, pur rimarcando la preferenza per il pubblico rispetto al privato (e cioè il Sant’Anna hospital), però dall’atto aziendale dell’ospedale bruzio le cose sembrano essere andate diversamente, tanto da far temere che la partita sia già conclusa prima ancora di iniziare, visto che il documento approvato e pubblicato sull’albo pretorio evidenzia come certi passaggi siano stati richiesti proprio dalla Cittadella. In pratica, non è che all’Annunziata abbiano deciso dalla sera alla mattina di attivare un reparto di Cardiochirurgia con quattordici posti letto. Nessuna fuga in avanti se all’articolo otto del titolo secondo del documento è esplicitamente indicato il richiamo della Regione: «Nel presente atto aziendale viene recepita la richiesta di integrazione pervenuta dal competente dipartimento regionale (prot. Regcal nr. 114300/2025) in ordine all’attivazione di numero quattordici posti letto di Cardiochirurgia nelle more della modifica in atto del Dca nr. 78/2024, nonché dell’attivazione del coordinamento regionale di tutte le attività e della inerente formazione relative alla Chirurgia robotica». E in coda, con un’appendice: «Viene inoltre prevista l’attivazione di numero sei posti letto in Cardioanestesia funzionali alle necessità clinico-assistenziali della Cardiochirurgia».