
Sul Sant’Anna i sindacati non resteranno con le mani in mano in attesa della pronuncia del Tar Calabria o delle prossime mosse della Regione. Dopo la riunione un po’ interlocutoria di lunedì pomeriggio nella sede di Confindustria, Fp Cgil e Uiltucs provano a portare la discussione a un livello più alto, quello rappresentato dalla Prefettura. E per questo motivo hanno chiesto un incontro al rappresentante del governo in città: «Esprimiamo forte e profonda preoccupazione per lo stato del sistema sanitario del territorio della città capoluogo di Regione, anche in considerazione dei recenti documenti che hanno riguardato la riorganizzazione delle reti ospedaliere della Calabria, tanto per la salvaguardia occupazionale (circa cento dipendenti), quanto per la tutela del diritto alla salute costituzionalmente garantito», hanno scritto al prefetto Castrese De Rosa il segretario Fp Cgil Area vasta Franco Grillo, e il segretario provinciale Uiltucs Saverio Scarpino.
I due sindacalisti si riferiscono alla nota con cui il dipartimento Salute della Regione, la scorsa settimana, ha espresso la preferenza per il settore pubblico commentando la prossima attivazione, richiesta dalla stessa Regione, di un reparto di Cardiochirurgia con quattordici posti letto nell’Azienda ospedaliera di Cosenza.
Il timore, subito sollevato da una parte della politica catanzarese, è che per accreditare quei posti letto nell’ospedale “Annunziata” venga definitivamente revocato quello per i venti posti letto del Sant’Anna, i soli a carattere privato sui quarantanove complessivi in Calabria (altri quattrodici alla “Dulbecco”, quindici al Gom di Reggio).

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