In nove anni l’indirizzo di Palazzo De Nobili non sembra essere mutato, perché come nel 2016 anche oggi un po’ di consiglieri (sei) si esprimono a favore del “Pugliese-Ciaccio”, nel senso che chiedono che il nuovo ospedale del capoluogo venga realizzato potenziando la struttura storica della zona nord. Esattamente come aveva fatto il Consiglio comunale con la delibera varata quasi all’unanimità (c’erano state due astensioni e nessun contrario) al termine della seduta straordinaria del 21 gennaio 2016: allora il Comune era guidato da Sergio Abramo (che si era espresso per la demolizione e ricostruzione del “Pugliese” nello stesso luogo) e aveva in questo modo stravolto l’orientamento del Consiglio di undici anni prima (10 gennaio 2005), sempre in un Municipio a guida Abramo, che invece indicava Germaneto come sede del nuovo ospedale. La realtà di fondo è la stessa di venti e nove anni fa: del nuovo ospedale di Catanzaro se ne parla tanto, se non troppo, ma non c’è stato alcun seguito concreto anche se in tutto questo tempo l’intervenuta integrazione fra Aziende ospedaliere ha sbloccato circa 340 milioni destinati allo scopo. L’ultimo intervento è dunque quello dei consiglieri Antonio Corsi, Rosario Lostumbo, Rosario Mancuso, Francesco Scarpino, Raffaele Serò e Stefano Veraldi, che hanno miscelato il discorso sul nuovo ospedale con la realizzazione del secondo Pronto soccorso (al Policlinico universitario), le vicende Cardiochirurgia ed Emodinamica con le stoccate all’opposizione di centrosinistra a Palazzo Campanella («Assurdo si sia genuflessa» a Occhiuto) e al dipartimento Salute della Regione, che avrebbe illustrato «strategie sanitarie risibili che confermano la volontà (poco celata) di ridimensionare le strutture presenti nel capoluogo». Intanto, per i consiglieri, l’Emodinamica del “Pugliese” ha numeri tali che non dovrebbe minimamente essere lambita da discorsi su spostamenti o trasferimenti di reparti: «I Ministeri danno sì indirizzi e anche prescrizioni da almeno vent’anni, ma sta alla politica Regionale dimostrare, con atti concreti, la capacità di approntare una pianificazione sanitaria del territorio a misura di cittadino», hanno detto richiamando il Dca 64 del 2016, redatto dal commissario Scura, che prevedeva a Catanzaro le due Emodinamiche del “Pugliese” e del Policlinico.