Grosso incendio nel Vibonese, diversi roghi hanno devastato ettari di macchia mediterranea e uliveti
Complici le mani di uno o più incauti “cretini” e il vento che ha soffiato forte per tutta la giornata, diversi incendi si sono sviluppati in vari punti dell’entroterra dell’Alto Mesima, in particolare Dasà e Sant’Angelo di Gerocarne, dove le fiamme hanno mandato in fumo vari ettari di macchia mediterranea e uliveti. Ci vorranno decenni per sperare di recuperarli. Il fatto si è verificato nella mattinata odierna (14-03-2025) partendo dai piedi della collina che, guardando da Dasà, culmina nelle località “Cannazzi” e “Bracciara”, letteralmente andata in fumo, come un’altra dirimpetto sotto l’abitato di Sant’Angelo, come detto (forse una mano diversa autrice o probabilmente il vento, che ha propagato le fuliggini lontano). Sul posto sono intervenuti, con lauto ritardo rispetto alla chiamata (da quanto ci è stato riferito da qualcuno dei tanti proprietari ancora sul posto nel pomeriggio per domare autonomamente le ancora vigorose fiamme), le forze dell’ordine, squadre di vigili del fuoco e ben due elicotteri che, in qualche modo, hanno cercato di salvare il salvabile (poco). A forte rischio anche una privata abitazione, un distributore di benzina e un’antenna di telefonia mobile, posti in cima a una delle colline interessate dall’incendio. Sperando che il vento cali d’intensità si spera che il disastro si possa arginare. Non si arginerà mai il “disastro nel cervello” di coloro che pensano di fare pulizia nei propri terreni e poi danno alle fiamme gli scarti di tale lavoro, in una giornata di vento intensissimo. È come sentire puzza di gas venire dalla bombola della cucina di casa e andare a verificare se c’è una eventuale perdita con l’accendino: “cretini”!