Catanzaro, Crotone, Vibo

Lunedì 17 Marzo 2025

'Ndrine nel ciclo dei rifiuti del Crotonese, allarme del procuratore Guarascio

Da un lato c'è il procuratore della Repubblica, Domenico Guarascio, che ha lanciato l'allarme: «Gli appalti di rifiuti solidi urbani nei comuni del Crotonese vengono vinti da imprese che sono state riconosciute in qualche misura, con sentenze irrevocabili, appartenenti alla ’ndrangheta o quantomeno imprese di natura mafiosa che lavoravano per conto di associazioni 'ndranghetistiche. Questo porta anche alla valutazione di una serie di siti di stoccaggio, che sono siti di stoccaggio privati o comunali dei vari comuni». Dall'altro la prefetta di Crotone, Franca Ferraro, che ha reso noto: «È mio intendimento sottoscrivere il protocollo di legalità, che normalmente il Ministero, tramite le Prefetture, sottoscrive per le grandi opere, in modo tale da darci la possibilità di controllare, in materia antimafia, la legalità e la correttezza dell’impiego degli uomini nel rispetto dei contratti e anche la tracciabilità dei flussi finanziari e degli uomini e dei mezzi che sono impiegati nei cantieri». Anche il tema della criminalità organizzata è stato affrontato dalla Commissione Ecomafie in occasione della missione a Crotone del 17 febbraio scorso. Una visita mirata a verificare le ragioni dello stallo che stanno impedendo l'avvio della bonifica dell'ex area industriale della città da parte di Eni Rewind. E nel corso delle audizioni che si sono tenute in Prefettura, il cui contenuto adesso è stato trascritto, l'organo parlamentare d'inchiesta presieduto dal deputato della Lega, Jacopo Morrone, ha affrontato l'argomento ’ndrangheta. E lo ha fatto ascoltando sia il capo dell'Ufficio inquirente di Crotone che ha relazionato, soprattutto, sulla gestione del ciclo integrato dei rifiuti urbani alla luce della sua esperienza decennale come pubblico ministero della Direzine distrattuale antimafia di Catanzaro. E sia la rappresentante del governo in provincia in vista dei futuri subappalti per l'affidamento dei lavori di risanamento ambientale delle zone contaminate. «È emerso sin da subito - ha detto Guarascio parlando dei rifiuti urbani - ed è una caratteristica dell’appaltistica di questo territorio, che partecipa agli appalti soltanto un’impresa. Questo è un qualcosa di assolutamente chiaro». Da qui la domanda di Morrone: «Ci sono gli appalti e partecipa un’azienda sola?». Alla quale ha fatto seguito la risposta affermativa del magistrato: «Sì, un'azienda sola», in merito all'organizzazione di raccolta dell'immondizia. Si spiega così la decisione di secretare la prosecuzione del faccia a faccia sull'argomento. Invece, il procuratore s'è soffermato poco sulla bonifica del Sin di Crotone: «Posso dare delle valutazioni di massima - ha specificato Guarascio ai commissari - ma non posso scendere troppo nel dettaglio se non dare quelle che sono state sostanzialmente alcune linee, alcuni procedimenti che hanno interessato la Procura di Crotone».

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