
La Procura di Crotone ha chiuso le indagini sulla violenta aggressione al vice ispettore della Polizia di Stato Giuseppe Sortino, avvenuta il 7 ottobre dello scorso anno nel quartiere Lampanaro di Crotone.
Il provvedimento é stato notificato nel pomeriggio di lunedì dai carabinieri del Nucleo investigativo del Reparto operativo ai quattro familiari di Francesco Chimirri, il pizzaiolo crotonese di 44 anni rimasto ucciso da un colpo di pistola esploso dal poliziotto al culmine di una lite e che proprio per questo fu brutalmente pestato. Si tratta di Domenico Chimirri, 18 anni, e Domenico Chimirri, 67 anni, figlio e padre della vittima, e di Antonio Chimirri, 41 anni, e Mario Chimirri, 36 anni, fratelli del pizzaiolo ucciso. devono rispondere, a vario titolo, di tentato omicidio aggravato, lesioni personali pluriaggravate, resistenza e violenza a un pubblico ufficiale in concorso, porto abusivo e illegale di armi o oggetti atti a offendere in concorso. La quinta persona alla quale è stato notificato l'avviso di conclusione delle indagini è Bruno Luchetta, 25 anni, di Isola Capo Rizzuto, accusato di favoreggiamento personale poiché, pur avendo assistito alle fasi iniziali del pestaggio, così come rilevato dall'esame delle immagini delle telecamere di videosorveglianza, nel momento in cui venne sentito come testimone avrebbe omesso di riferire qualsiasi circostanza utile alle indagini, di fatto aiutando il gruppo dei Chimirri.
La tragedia di Lampanaro e' avvenuta nel pomeriggio del 7 ottobre dello scorso anno. Quel giorno il vice ispettore della Polizia di Stato Giuseppe Sortino, mentre si stava recando in Questura per prendere servizio, aveva notato una Dacia Duster che stava percorrendo la statale 106 a una velocità elevata, tanto che aveva già avuto due lievi collisioni con altri veicoli. Sortino aveva quindi deciso di seguire la Dacia fino al quartiere Lampanaro, dove aveva chiesto agli occupanti dell'auto, poi identificati in Francesco Chimirri e nel figlio, delucidazioni sulla condotta di guida; per tutta risposta sarebbe stato aggredito e percosso, anche mediante l'utilizzo di uno sfollagente.
Le indagini hanno appurato che il poliziotto, prima percosso solo da Francesco Chimirri e dal figlio, era stato successivamente raggiunto dagli altri familiari dei due che hanno proseguito il pestaggio cagionandogli lesioni gravi che, solo per un mero caso, non lo hanno condotto alla morte. Le immagini, inoltre, mostrano il momento in cui il figlio di Chimirri afferra la pistola con la quale Sortino poco prima aveva sparato a Francesco Chimirri uccidendolo, e tenta a sua volta di sparargli mentre il poliziotto si trova a terra.
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