Catanzaro, Crotone, Vibo

Martedì 18 Marzo 2025

ll “grande fratello” a Catanzaro: in arrivo 152 telecamere. Il campo rom di Lamezia sarà bonificato entro l'estate 2025

«Forse, dopo cinquant’anni, si avvia a soluzione il problema “Scordovillo”». Le parole sono del sindaco di Lamezia Terme, Paolo Mascaro, che le ha pronunciate nel corso della riunione del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza pubblica convocata ieri dalla Prefettura di Catanzaro per fare il punto sul piano per sgomberare l’area del noto campo rom stabile e bonificarla, integrando nel tessuto sociale di 28 Comuni limitrofi le persone che risiedono in quello che a tutti gli effetti è un ghetto. A riferire del commento di Mascaro all’atto dell’approvazione del piano è stato il prefetto di Catanzaro, Castrese De Rosa, che parlando ai giornalisti al termine della riunione ha evidenziato l’importanza del piano di intervento: «L’obiettivo è non creare un altro ghetto, ma fare un’accoglienza diffusa su territori limitrofi. Quell’area, una volta liberata, va demolita e rigenerata immediatamente, altrimenti viene rioccupata di nuovo. Quindi ci sarà un progetto di rigenerazione: il sindaco ha parlato di un’area verde, di un parco pubblico, un’area sportiva». Quanto ai tempi dell’intervento, De Rosa ha riferito come dalle interlocuzioni avute nel corso della riunione con il commissario per la bonifica del sito, Giuseppe Vadalà, i lavori saranno affidati entro maggio e l’operazione partirà, quindi, prima dell’estate. Significativo, proprio rispetto ai tempi dell’operazione, quanto appreso a margine dell’incontro: tra l’azione di sgombero e quella di demolizione della baraccopoli non ci dovrà essere soluzione di continuità, così da evitare che l’area possa essere immediatamente rioccupata.

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