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'Ndrangheta, Piscopisani e Mancuso alla sbarra: 14 condanne definitive per i clan del Vibonese NOMI

Anche 5 annullamenti con rinvio per il processo nato dall'operazione antimafia denominata Rimpiazzo scattata nell'aprile del 2019 su indagini della Squadra Mobile di Vibo con il coordinamento della Dda

Quattordici condanne in via definitiva e 5 annullamenti con rinvio per il processo nato dall'operazione antimafia denominata Rimpiazzo contro il clan dei Piscopisani (dal nome della frazione Piscopio di Vibo Valentia) e il contrapposto clan dei Mancuso di Limbadi.

E' quanto deciso dalla Cassazione che ha condannato in via definitiva a 28 anni e 3 mesi Rosario Battaglia (ritenuto uno dei vertici dei Piscopisani), mentre a 8 anni è stato condannato il boss Pantaleone Mancuso.

Tra le altre condanne principali: 13 anni e 8 mesi a testa per Francesco Felice e Nazzareno Galati di Piscopio; 12 anni Giuseppe Brogna, 10 anni e 4 mesi Giuseppe D'Angelo, 10 anni Domenico D'Angelo, tutti di Piscopio, 8 anni Nazzareno Colace di Portosalvo, 8 anni e 2 mesi Michele Silvano Mazzeo di Mileto.

Associazione mafiosa ed estorsione i principali reati contestati. Parti civili nel processo la Regione Calabria, il Comune di Vibo Valentia, l'Associazione Antiracket e antiusura Vibo, la Provincia di Vibo Valentia, la società Pubbliemme srl.

Gli annullamenti con rinvio interessano: Giuseppe Salvatore Galati, Angelo David, Michele Staropoli, Benito La Bella, tutti di Piscopio, e Stefano Farfaglia di San Gregorio d'Ippona. Per loro sarà necessario un nuovo processo di secondo grado a Catanzaro. L'operazione Rimpiazzo era scattata nell'aprile del 2019 su indagini della Squadra Mobile di Vibo con il coordinamento della Dda.

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