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Vibo, caduta massi sulla SS 18. La strada rimarrà chiusa per consentire ad Anas di intervenire sulle parti instabili della scarpata

"Sono in corso, da parte dei tecnici Anas, le verifiche e il monitoraggio delle parti instabili della scarpata di monte adiacente alla strada statale 18 “Tirrena Inferiore”, nei pressi del 433,000 a Vibo Valentia, dove nella serata di ieri si è verificata la caduta di massi sulla carreggiata". E' quanto si legge in una nota diffusa dall'Anas.

La chiusura al traffico della statale resterà in vigore fino al termine delle operazioni di disgaggio e rimozione del materiale, che saranno avviate  nella prossima settimana, dalla ditta incaricata da Anas, in  regime di urgenza.
Il traffico veicolare al momento viene deviato lungo le strade locali.

Il Personale Anas è sul posto per la gestione della viabilità in piena sicurezza.

Lo Schiavo chiede intervento urgente di Protezione civile

Una richiesta di intervento urgente di protezione civile sulla Strada Statale n. 18, tra Vibo Valentia e Pizzo, è stata inoltrata al presidente della Regione Roberto Occhiuto e al Dipartimento di Protezione civile della Calabria dal consigliere regionale Antonio Lo Schiavo, presidente del Gruppo Misto – Liberamente progressisti.

L’intervento urgente si invoca «al fine di fronteggiare, insieme ad Anas, la gravissima emergenza creatasi a seguito della nuova frana abbattutasi sull’asse viario» in questione. Il responsabile della rete gestione Anas Calabria, si rileva nella richiesta, «ha già dichiarato di prevedere tempi di risoluzione di almeno ai 15 giorni. Tuttavia i tempi non sono affatto certi e va ricordato che la frana appare della stessa entità di quella che colpì il medesimo tratto di strada nel 2021, quando la viabilità si bloccò per oltre due mesi. Senza alcuna intenzione di creare allarmismi - specifica Lo Schiavo -, è però necessario ponderare il rischio che tale situazione si possa protrarre. Tuttavia, una interruzione di oltre 15 giorni è già di per sé grave, in qualsiasi periodo dell’anno, per la principale arteria extra-autostradale di questo territorio. Al fine di evitare disagi è quindi urgente un intervento della Regione Calabria» incalza il consigliere regionale, che aggiunge: «premesso che gli eventi franosi rientrano nelle materie di intervento di Protezione civile ai sensi dell’art. 25 co. 2 lett. B T.U. Protezione Civile (ripristino di infrastrutture e reti strategiche), la Regione ha il potere di intervenire ai sensi del suddetto 25 T.u. co. 11 che annovera tra gli eventi di protezione civile “emergenze connesse con eventi calamitosi di origine naturale o derivanti dall'attività dell'uomo che per loro natura o estensione comportano l'intervento coordinato di più enti o amministrazioni, e debbono essere fronteggiati con mezzi e poteri straordinari da impiegare durante limitati e predefiniti periodi di tempo, disciplinati dalle Regioni... nell'esercizio della rispettiva potestà legislativa”. Si ricorda che, nell’esperienza italiana, si riscontrano interventi congiunti tra Anas spa e Regione interessata per il ripristino urgente delle reti infrastrutturali strategiche (v. Friuli Venezia-Giulia 2023, Basilicata 2025)» conclude Lo Schiavo.

 

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