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La "grande sete" di Vibo tra disservizi e acqua non potabile

Criticità igienico-sanitarie anche nel serbatoio che serve la frazione Triparni

Tra ordinanze di non potabilità e disservizi, Vibo è sempre più in emergenza idrica. Un’emergenza di fatto, mai dichiarata perché mai Enti e istituzioni competenti hanno fatto squadra per affrontare di petto il pluridecennale problema. Eppure il riconoscimento formale dell’emergenza sarebbe il primo passo per captare i fondi necessari a mettere mano alla rete idrica.

Le perdite d’acqua dall’impianto comunale sono arrivate al 60%: uno spreco enorme, che senza interventi sostanziali è destinato ad aumentare. Di conseguenza, sono sempre più le località di Vibo e frazioni con i rubinetti a secco.
Allarma, poi, la questione potabilità: circostanza di fondo mai chiarita, ma che si continua a proporre puntualmente. Le criticità igienico-sanitarie riscontrate due giorni fa nel serbatoio che serve la frazione Triparni si vanno ad aggiungere a quelle riscontrate a gennaio scorso al serbatoio “Sacerdote”, che serve una vasta area cittadina. Da quattro mesi gli abitanti di viale della Pace, di via Sacerdote e di altre zone di Vibo non hanno la possibilità di utilizzare l’acqua che arriva nelle case.
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