
C'è la vicenda del funzionario giudiziario della Procura di Catanzaro accusato di aver rivelato a un esponente del clan Martino di Cutro l'esistenza di un'inchiesta sul narcotraffico che avrebbe portato a numerosi arresti tra Crotone, Papanice e Catanzaro. Ma sotto scacco è finita anche la famiglia Martino, che aveva ripreso a dettare legge a Cutro a colpi di estorsioni all'indomani del declino della cosca Grande Aracri, falcidiata da arresti e condanne.
Sono alcuni degli episodi criminali elencati dal pubblico ministero della Dda di Catanzaro Pasquale Mandolfino, nella richiesta di rinvio a giudizio che ieri è stata fatta recapitare alle 55 persone coinvolte nell'operazione “Sahel”. Gli imputati dovranno comparire in udienza preliminare il 22 maggio davanti alla gup del Tribunale di Catanzaro, Fabiana Giacchetti. Il blitz, scattato il 20 settembre 2024 con 31 misure cautelari eseguite dai carabinieri di Crotone, smantellò l'organizzazione 'ndranghetista dei Martino, legata alla cosca Grande Aracri, dedita alle estorsioni e al narcotraffico.
L'articolo completo è disponibile sull'edizione cartacea e digitale
Caricamento commenti
Commenta la notizia