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Omicidio Chimirri a Crotone: “battaglia” sulla richiesta d’archiviazione per l’agente

Il pm sostiene che il viceispettore della Polizia di Stato avrebbe sparato al 44enne per legittima difesa. Gli avvocati della famiglia del pizzaiolo contestano la tesi della Procura: «Una ricostruzione parziale»

È “battaglia” sulla decisione della Procura di Crotone di chiedere al gip di archiviare la posizione di Giuseppe Sortino dall'accusa di omicidio. Il viceispettore di Polizia il 7 ottobre 2024 uccise Francesco Chimirri, il pizzaiolo tik-toker di 44 anni, con un colpo esploso dalla sua pistola d'ordinanza al culmine di una colluttazione avvenuta nel rione Lampanaro.
I familiari della vittima, attraverso gli avvocati Tiziano Saporito e Andrea Filici, si sono opposti all'istanza del pm Alessandro Rho che ha chiesto di archiviare le contestazioni a carico dell'agente. Il motivo? La presa di posizione del pubblico ministero - scrivono i legali - è «infondata e basata su una valutazione degli elementi acquisiti che appare erronea, incompleta e viziata dalla mancata considerazione di aspetti decisivi e di contraddizioni fondamentali emerse nel corso delle indagini», al punto da rendere «indispensabile la prosecuzione delle investigazioni».
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