Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Sgombero del campo rom, Lamezia diventerà una “città-laboratorio”

Si punta a un abitare diffuso e solidale per tutti al fine di arrivare all’inclusione sociale. Tra gli obiettivi del programma regionale c’è il contrasto alla dispersione scolastica

Un abitare diffuso, accogliente e solidale per tutti, al fine di dare vita a una Lamezia città-laboratorio, questo uno degli obiettivi del progetto finalizzato all’inclusione della popolazione rom residente a Scordovillo. L’area sarà presto bonificata sul piano ambientale mentre i cittadini che vi vivono da diversi decenni saranno trasferiti negli alloggi indicati dagli enti preposti all’operazione di bonifica igienico-sanitaria e di riscatto socio-culturale.

Il progetto di integrazione per le 412 persone che vivono nella bidonville, secondo il decreto regionale (n. 4855 3/4/2025) che ha sancito la conclusione della fase di co-progettazione prevede «un approccio integrato alle politiche abitative, in sinergia con interventi di carattere economico, sociale, socio-educativo e sanitario, in un’ottica di cooperazione interistituzionale locale». Un meccanismo che dovrà creare una sorta di effetto domino tra i soggetti coinvolti e l’intera cittadinanza lametina; inoltre, si punta a un «approccio gender-equal based per promuovere il ruolo delle donne come protagoniste di cambiamento al pari degli uomini, facilitando il loro coinvolgimento in contesti lavorativi e di cittadinanza attiva».
L'articolo completo è disponibile sull'edizione cartacea e digitale

Digital Edition
Dalla Gazzetta del Sud in edicola

Scopri di più nell’edizione digitale

Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.

Leggi l’edizione digitale
Edizione Digitale

Oggi in edicola

Prima pagina

Caricamento commenti

Commenta la notizia