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Il boss di Papanice dettava legge anche sulle nuove leve degli isolitani

Dall’inchiesta “Folgore-Blizzard” sulla cosca Manfredi-Nicoscia di Isola Capo Rizzuto emerge il ruolo preminente assunto da Mico Megna sulle ‘ndrine del territorio crotonese

La cosca Megna di Papanice avrebbe dettato legge non solo a Crotone ma sarebbe stata in grado di estendere «la propria influenza e controllo» anche ad Isola Capo Rizzuto. Qui il clan diretto dal boss Mico Megna, attraverso i suoi «accoliti» come Fiorello Maesano, ritenuto intraneo alla 'ndrangheta isolitana, avrebbe approfittato degli arresti e delle condanne che hanno falcidiato i gruppi mafiosi di Isola Capo Rizzuto per esercitare una sorta di «commissariamento» sulle nuove leve.
Emerge anche questo spaccato dall'inchiesta "Folgore-Blizzard" della Dda di Catanzaro. L'operazione, scattata il 25 marzo scorso con 17 arresti eseguiti dai carabinieri, ha disarticolato la presunta cosca Manfredi-Nicoscia di Isola Capo Rizzuto che avrebbe allungato i suoi tentacoli anche nel Nord Italia.
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