
La Corte d’Appello di Catanzaro ha riconosciuto a Giuseppe Galati, più volte deputato e più volte sottosegretario di Stato nei governi di centrodestra, il diritto al risarcimento per l’ingiusta custodia cautelare alla quale era stato sottoposto nell’ambito dell’operazione «Quinta Bolgia». Lo rende noto l’avvocato Salvatore Cerra, legale di Galati. L’ex parlamentare, oggi commissario regionale di Noi Moderati, era stato coinvolto nell’inchiesta «Quinta Bolgia» condotta dalla Dda di Catanzaro su presunte infiltrazioni di cosche di 'ndrangheta di Lamezia Terme nella sanità pubblica: a febbraio 2020 l’archiviazione di ogni accusa a carico di Galati.
Secondo l’avvocato Cerra, la decisione della Corte d’appello di Catanzaro è «un ulteriore e definitivo sigillo che consolida e cristallizza la totale estraneità dell’ex parlamentare ai fatti oggetto di indagine. Vale sottolineare - afferma - che il risarcimento per ingiusta detenzione non è un automatismo che consegue all’archiviazione o alla pronuncia di proscioglimento dell’imputato. Al contrario, l’ordinamento prevede un vaglio giurisdizionale stringente, disciplinato dall’articolo 314 c.p.p., il quale subordina l’accoglimento della domanda alla duplice condizione della illegittimità della misura cautelare e dell’assenza, in capo al soggetto istante, di un concorso colposo o doloso nella causazione della stessa. Nel caso di Galati, la Corte d’appello ha rilevato come la privazione della libertà sia avvenuta in forza di un’ordinanza cautelare poi annullata dalla Cassazione per difetto di gravità indiziaria, confermando l’insussistenza originaria dei presupposti richiesti dalla legge per l’adozione della misura. A seguito del riconoscimento del risarcimento - conclude l’avvocato Cerra - l’onorevole Galati, nel riaffermare la propria fiducia nelle istituzioni, si riserva di valutare, nei modi e nei tempi opportuni, ogni iniziativa ritenuta necessaria a tutela della propria onorabilità e dei propri diritti, in relazione ai firmatari dei provvedimenti adottati nel corso della vicenda giudiziaria, che lo hanno costretto a subire il peso di accuse tanto gravi quanto infondate».
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