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Spilinga, è tornato a casa il “re” della ’nduja. «Un miracolato, pronto a ripartire»

L’imprenditore Francesco Fiamingo racconta la drammatica esperienza che stava per costargli la vita: «Ho acceso il gas per fare il caffè, è volato tutto, ero una torcia umana. Si vede che non era il mio giorno»

Una rinascita, un nuovo inizio. Si sente «miracolato» Francesco Fiamingo, 58 anni, presidente del Consorzio della ‘Nduja di Spilinga, rientrato a casa dopo due mesi di ricovero nel Centro grandi ustionati di Catania, dove lo scorso 14 febbraio era stato trasferito in elisoccorso, con gravissime ustioni sul 70% del corpo, dopo essere stato investito dalle fiamme che si erano sviluppate in una pertinenza della sua azienda. Adesso è «pronto a ripartire». «Oggi – racconta – va tutto bene, perché sto bene. La vita è bella e bisogna averne cura, ma purtroppo alcune cose non possiamo prevederle. Un miracolo, certo, altrimenti oggi non potrei stare qua. I primi giorni ero completamente “inanimato” e diverse volte hanno chiamato i miei familiari». Non trattiene l'emozione Fiamingo, la voce si spezza, ma è la speranza nel futuro che lo fa andare avanti «Sono forte – sottolinea – e quello non era il mio giorno».
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