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L’Affruntata a Vibo Valentia: la tradizione tra fede e qualche timore. Portantino inciampa e statua Cristo Risorto rischia di cadere

La tradizione, le emozioni, la passione: c'è tutto nell'Affrontata che anche stamattina ha caratterizzato la Pasqua sul corso principale di Vibo Valentia. Uno dei momenti più attesi che riesce a far riscoprire il senso di appartenenza di una comunità intera. Un «mirabile artificio» carico di pathos che, dopo il picco della concitazione, si scioglie nel più amorevole degli incontri, quello tra una madre e un figlio che credeva morto. Così, quando la Madonna scorge il Cristo risorto, «svestita la Madre de’ suoi lutti, adora il suo carissimo Figliuolo: incontro qual riempie di molta tenerezza d’affetto i circostanti». Sono le parole con cui Giovanni Fiore da Cropani, uno dei più accreditati storici della Calabria seicentesca, in “Della Calabria Illustrata” descrive la rappresentazione sacra che si è rinnovata.

Attimi di apprensione però durante la tradizionale manifestazione religiosa che si svolge a Pasqua lungo Corso Vittorio Emanuele III e che raffigura la risurrezione di Gesù Cristo richiamando ogni anno migliaia di persone: durante il momento più atteso del rito - l’incontro tra la statua del Cristo Risorto e quella della Madonna, che proprio in quell'istante perde il velo nero per rivelare quello turchese - uno dei portantini ha perso l’equilibrio, inciampando mentre correva con la statua di Gesù sulle spalle. La scena ha fatto temere il peggio: per qualche secondo, la stabilità della statua del Cristo Risorto è sembrata compromessa, suscitando un’ondata di apprensione tra i presenti. Fortunatamente, grazie alla prontezza degli altri portantini, si è scongiurato il rischio di una caduta con la rapida stabilizzazione della statua che ha evitato così non solo danni materiali ma anche quello che molti avrebbero interpretato come un cattivo presagio. L’episodio si è concluso tra un lungo sospiro di sollievo e gli applausi delle migliaia di persone accorse per assistere all’evento, che si conferma uno dei più sentiti e partecipati della tradizione calabrese. Nonostante lo spavento, la manifestazione si è conclusa senza ulteriori intoppi, preservando l’intenso significato simbolico e religioso che l'Affruntata rappresenta per la comunità.

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