Non bastano tagli e razionalizzazioni per risollevare una società partecipata come Catanzaro Servizi. Il processo di rilancio avviato dal management scelto dall’amministrazione Fiorita rischia infatti di restare incompiuto in assenza di tutti i tasselli del mosaico: accanto al risanamento occorrerà infatti procedere all’affidamento di nuovi servizi a rilevanza economica, così da incrementare i ricavi della società a totale controllo del Comune. Solo in questo modo potrà cominciare a reggersi su gambe più solide. Gli allarmi lanciati, neanche troppo velatamente, nell’ultimo Consiglio comunale dal consigliere Gianni Parisi (Azione) sulle prospettive dell’ex carrozzone di Palazzo De Nobili sembrano infatti porre l’accento su questa seconda fase che ancora non ha fatto registrare uno sprint deciso. Il “contrattone” siglato a fine 2023 ha dato respiro alla partecipata e ne ha confermato la missione. Ma il Consiglio ha anche aperto a quelle attività a rilevanza economica tratteggiate nel 2019 dagli ispettori del ministero dell’Economia e inserite nel piano strategico industriale predisposto dall’amministratore unico Gianluca Silipo. L'articolo completo è disponibile sull'edizione cartacea e digitale