
Una folle rissa, con calci, pugni, colpi di bottiglia e lancio di sedie nella movida di Vibo, nella totale omertà di chi è stato presente alle scene, non ha chiamato le forze dell'ordine, ne' ha successivamente collaborato per la ricostruzione dei fatti.
La Polizia di Stato ha denunciato nove giovani, tra cui due minorenni, per il reato di rissa dopo il violento episodio della notte del 27 aprile scorso vicino un locale del centro di Vibo Valentia.
La lite, scoppiata per futili motivi, si è trasformata rapidamente in una violenta colluttazione che ha seminato il panico tra i passanti. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori della Squadra Mobile, i giovani si sono affrontati con calci, pugni, sedie del dehor e bottiglie di vetro, provocando un grave turbamento dell’ordine pubblico. Dopo i fatti, i partecipanti si sono dileguati senza che alcun cittadino presente chiedesse l’intervento delle forze dell’ordine.
Le indagini, avviate immediatamente dopo l’accaduto e supportate dal sistema di videosorveglianza, hanno permesso di identificare tutti i soggetti coinvolti, che sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per il reato previsto dall’articolo 588 del Codice Penale. Inoltre, in applicazione del cosiddetto “Decreto Caivano” (D.L. n. 123/2023), volto a contrastare la criminalità minorile, la Divisione Anticrimine della Questura ha notificato a tutti i partecipanti, minori compresi, un Avviso Orale del Questore di Vibo Valentia, Rodolfo Ruperti. Per tre dei giovani è stato emesso anche il foglio di via obbligatorio dal Comune di Vibo Valentia, con divieto di ritorno per tre anni.
Sono tuttora in corso ulteriori accertamenti per valutare l’applicazione di altre misure di prevenzione, considerata la gravità dei fatti e il pericolo per la sicurezza pubblica. La Questura ha sottolineato infine la mancanza di collaborazione da parte di testimoni, passanti e titolari delle attività commerciali presenti, rinnovando l’appello ai cittadini a segnalare tempestivamente qualsiasi episodio che possa compromettere la sicurezza collettiva, in particolare durante le ore della movida.
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