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Catanzaro, inchiesta sugli illeciti all’Aterp: ecco perché Costanzo è libero

Depositate le motivazioni dei giudici del Riesame che hanno annullato la misura cautelare. Il tribunale spiega: «Nessun accordo illecito sulle pratiche e nessuno scambio corruttivo»

«Nessun accordo illecito sulle pratiche Aterp, nessuno scambio corruttivo». Così i giudici del Riesame di Catanzaro spiegano perché hanno completamente annullato l'arresto del consigliere comunale di Forza Italia Sergio Costanzo, indagato per associazione finalizzata al falso, alla corruzione e alla concussione nell’ambito dell’inchiesta sui presunti illeciti nella gestione dell'Aterp. Accogliendo le tesi dell'avvocato difensore Gregorio Viscomi, il collegio ritiene non raggiunta la gravità indiziaria sul pactum sceleris, non ci sarebbe stato alcuno scambio corruttivo, e i regali elargiti al consigliere erano “regalie d’uso” in occasioni di donazioni di modico valore, espressive di una forma di gratitudine per l’interessamento profuso, e non della remunerazione di una intermediazione illecita.
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