Diecimila studenti raggiunti, 80 scuole coinvolte per un totale di circa 140 plessi distribuiti su tutto il territorio regionale, oltre 2000 i giovani che, entro la fine di questo anno scolastico, seguiranno i corsi di formazione in materia digitale e riceveranno la certificazione Eipass.
Questi i numeri del progetto “MIRAI-Insieme creiamo il futuro” di cui si è parlato oggi in Cittadella regionale a Catanzaro, con l’assessore alle Politiche del Lavoro e Formazione professionale, Giovanni Calabrese, il dirigente generale del dipartimento regionale al Lavoro, Fortunato Varone, il dirigente di settore responsabile dei Centri per l’impiego, Sergio Tassone, il dirigente generale del dipartimento Programmazione, Maurizio Nicolai, il presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara e il presidente dei Giovani imprenditori, Vincenzo Giovanni Squillacioti. Presenti oltre 200 studenti calabresi, insieme ai dirigenti scolastici, insegnanti e direttori dei Centri per l’impiego della Regione Calabria.
“La Cittadella è la casa dei giovani calabresi, è la vostra casa”. Lo ha affermato l’assessore Calabrese rivolgendosi alle centinaia di studenti presenti all’iniziativa. “Oggi – ha proseguito – possiamo affermare che le opportunità occupazionali sono concrete grazie anche a quello che stiamo programmando insieme al presidente Occhiuto e a tutto il governo regionale. Sono orgoglioso dei risultati che il dipartimento Lavoro sta conseguendo. I giovani rappresentano la nostra priorità e MIRAI si inserisce pienamente in questa visione”.
“Il progetto MIRAI – ha spiegato Calabrese – punta a potenziare i Centri per l’impiego, che oggi si presentano profondamente rinnovati e sempre più centrali nelle politiche attive del lavoro, attraverso un percorso articolato e strutturato, e a consolidare la loro presenza all’interno delle scuole, sempre più coinvolti attivamente nel territorio. È stato avviato come sperimentale dal Centro per l’impiego di Reggio Calabria è poi è stato esteso a tutta la Regione. Il lavoro c’è ma il problema serio della Calabria è che spesso è lavoro sommerso, irregolare, sottopagato. Pertanto, alle aziende di tutti i settori stiamo dicendo che il rispetto dei lavoratori è la prima regola da seguire. Stiamo programmando una serie di incentivi all’occupazione e la formazione professionale con in programma, entro la fine del 2025, di almeno 2 mila corsi. Lavoriamo per abbattere il tasso di disoccupazione, creando sinergie con il mondo delle imprese e contribuendo così a raccontare una Calabria diversa: una terra ricca di potenzialità, finalmente proiettata verso il futuro e non più chiusa in sé stessa”.
“La Regione – ha rimarcato l’esponente della Giunta Occhiuto – scommette su di voi e prepara le condizioni per il vostro ingresso in un mondo del lavoro che si rinnova sempre di più. Questo progetto è nato per farvi conoscere il mondo del lavoro e farvi capire, attraverso i Centri per l’impego, le opportunità lavorative, ma anche per far conoscere a noi le vostre esigenze, i vostri desideri. Da qui, oggi, parte la sfida che tutti insieme dobbiamo affrontare per farvi rimanere a lavorare nella nostra bellissima regione. MIRAI è molto più di un progetto: è la promessa di una Calabria che sceglie di credere nei suoi giovani, investe sul loro talento e li accompagna, passo dopo passo, verso un futuro che insieme possiamo costruire”.
Il Dipartimento Lavoro ha anche istituito un concorso per premiare tre degli elaborati sul progetto MIRAI presentati dagli istituti scolastici coinvolti.
Il primo premio è stato assegnato all’Ipsia Da Vinci di Castrovillari (2 mila euro); il secondo all’Istituto di istruzione superiore Fermi di Bagnara Calabra (1.500 euro); il terzo alla studentessa Aya Lauibi del liceo linguistico Lombardi Satriani di Mesoraca.
Inoltre, i ragazzi vincitori saranno invitati entro la fine dell’anno scolastico 2024/2025 per “Un giorno in Regione”: faranno un tour della Cittadella, incontreranno il presidente Occhiuto, l’assessore Calabrese, il direttore generale Varone, e conosceranno le attività del dipartimento Lavoro regionale.
Il dirigente Varone ha spiegato che MIRAI significa futuro in giapponese “e vuole essere un augurio di prosperità che viene rivolto ai ragazzi calabresi”. “Con questo progetto – ha detto – stiamo provando ad intervenire per eliminare il mismatch che esiste tra domanda e offerta di lavoro. Il progetto è triennale e i ragazzi coinvolti, quasi 2 mila, andranno in formazione in materie fondamentali per i lavori del futuro, lavorando su competenze specifiche in un mondo che cambia anche in funzione dell’AI. A supporto di tutto questo abbiamo siglato una convenzione con Unindustria Calabria”.
Dal canto suo, il presidente Ferrara ha ribadito che “si tratta dell’inizio di un percorso insieme in cui Unindustria starà a fianco di questo progetto in maniera convinta e strutturata”.
Caricamento commenti
Commenta la notizia