Catanzaro, Crotone, Vibo

Lunedì 12 Maggio 2025

Naufragio di Cutro, Regione Calabria parte civile nel processo sui soccorsi: “Contro gli scafisti, non contro le forze dell'ordine”

Sono 113 le richieste di costituzione di parte civile depositate questa mattina nel corso dell’udienza preliminare del processo per i presunti ritardi nei soccorsi al caicco Summer Love il cui naufragio, sulla spiaggia di Steccato di Cutro il 26 febbraio 2023, ha causato la morte di 94 persone tra cui 35 bambini ed un numero imprecisato di dispersi. A chiedere la costituzione di parte civile anche la Regione Calabria. Non hanno inteso farlo, invece, i comuni di Cutro e Crotone, che hanno ancora tempo, però, per depositare la loro istanza. Il gup di Crotone, Elisa Marchetto, si è riservata ed ha rinviato al 26 maggio la decisione sull'accoglimento. Sei - quattro finanzieri e due ufficiali della Guardia costiera - le persone imputate per naufragio colposo e omicidio colposo plurimo: Giuseppe Grillo, capo turno della sala operativa del Comando provinciale della Guardia di finanza e del Roan di Vibo Valentia; Alberto Lippolis comandante del Roan di Vibo Valentia; Antonino Lopresti, ufficiale in comando tattico e controllo tattico al Roan di Vibo Valentia; Nicolino Vardaro, comandante del gruppo aeronavale della Guardia di finanza di Taranto; Francesca Perfido ufficiale di ispezione all’Imcrr (Italian Maritime Rescue Coordination Center) di Roma, Nicola Nania, ufficiale di ispezione al V Mrsc (Centro Secondario del Soccorso Marittimo) di Reggio Calabria. Gran parte delle richieste di parte civile arrivano da congiunti delle vittime del naufragio e di superstiti. Hanno chiesto di essere parti civili anche associazioni come Arci e Codacons, le ong Emergency, SOS Humanity, Sea Watch, Luis Michel, Sos Mediteranee Italia, Mediterranea, l’Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione (Asgi). In aula anche i legali di Rifondazione comunista per depositare la loro richiesta. Respinta del giudice la richiesta di Amnesty International di essere osservatore del processo nella fase di udienza camerale. «Due anni fa, le autorità sapevano di un caicco in pericolo e decisero di non intervenire. A causa di questo, 94 persone morirono di fronte a Steccato di Cutro, in Calabria. Abbiamo finora condiviso il lutto delle famiglie che hanno perso una persona cara; ora vogliamo anche lottare con loro per avere giustizia» scrive la Ong Louis Michel, annunciando che «oggi ci siamo costituiti parte civile nel processo sulla strage di Cutro». Il 9 giugno è prevista, invece, l’udienza conclusiva nel corso della quale il gup deciderà sulla richiesta di rinvio degli imputati avanzata dalla Procura di Crotone.

La posizione della Regione

“In merito al processo sul naufragio di Cutro la Giunta della Regione Calabria qualche giorno fa ha approvato una delibera - per costituirsi parte civile - che era stata erroneamente presentata dagli uffici come un atto conseguente ad una precedente decisione intrapresa dal nostro Ente contro gli scafisti che hanno causato il dramma di quella tragica notte. Da successivi approfondimenti abbiamo invece appreso che questo secondo troncone del processo vede indagati esclusivamente quattro agenti della Guardia di Finanza e due militari della Capitaneria di Porto. Per tale motivo - per la grande considerazione e per il rispetto che nutriamo nei confronti di chi indossa una divisa e quotidianamente lavora per garantire la sicurezza nel nostro Paese - la Regione Calabria conferma la sua costituzione di parte civile contro gli scafisti, mentre approverà una delibera ad hoc per ritirare la richiesta depositata questa mattina nel corso dell’udienza preliminare. La giustizia faccia normalmente il suo corso e vengano accertate le eventuali responsabilità”. È quanto si legge in una nota della Regione Calabria.

leggi l'articolo completo