Catanzaro, Crotone, Vibo

Sabato 17 Maggio 2025

Crotone: «Causarono il crac di Akros», indagati i due ex liquidatori

Non più bancarotta semplice bensì bancarotta fraudolenta aggravata. È questa la nuova accusa che la Procura di Crotone muove alle due persone che devono rispondere del crac di Akros, la società mista pubblica-privata che si occupava della raccolta differenziata dei rifiuti in provincia fallita il 26 aprile 2016 per 7.211.480,58 euro di debiti. Nel registro degli indagati sono finiti il sindaco di Scandale, Antonio Barberio, in qualità di ex liquidatore ed ex amministratore unico della partecipata, e il commercialista Pierluigi Mingrone, l'altro ex liquidatore dell'azienda, ai quali il pm Alessandro Rho ha fatto notificare l'avviso di conclusione indagini. Sul dissesto di Akros era in corso il processo che vedeva come unico imputato Barberio. Ma il Tribunale di Crotone, ravvisando un fatto diverso rispetto a quello contestato, ha poi trasferito gli atti all'Ufficio inquirente per rivalutare gli addebiti. Da qui è scaturito il procedimento a carico di Barberio e Mingrone con accuse più gravi. Ad entrambi vengono addebitate «operazioni dolose» che avrebbero portato al fallimento di Akros che, nel 2005, fece già registrare perdite per 2,3 milioni di euro. L'articolo completo è disponibile sull'edizione cartacea e digitale

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