
Il capoluogo di regione con un porto quasi inutilizzabile? La prospettiva preoccupa ma non è così distante dall’essere reale. La battaglia giudiziaria davanti al Tar tra la società che ha gestito i pontili su due specchi d’acqua nell’ultimo biennio, la Carmar srl di Crotone, e il Comune di Catanzaro ha portato a una situazione di stallo che a Palazzo De Nobili si vorrebbe poter smuovere rapidamente. Ma non è così semplice: il Tribunale amministrativo non ha accolto la richiesta della società di sospendere l’efficacia del diniego comunale alla sua richiesta di rinnovo della concessione per altri due anni.
L’atto, che include anche il ripristino dei luoghi, resta efficace - in attesa di un’eventuale impugnazione dell’ordinanza da parte di Carmar al Consiglio di Stato - ma nel frattempo la stagione estiva si fa sempre più vicina. E i progetti del Comune sul porto sono ancora di là da venire: il più vicino è quello della società partecipata Catanzaro Servizi, il cui progetto su uno specchio d’acqua è al vaglio degli enti competenti ai fini del rilascio dei pareri. La data ultima di fine conferenza dei servizi è quella del 22 giugno: la partecipata punta a concludere anche prima, ma questi iter sono spesso costellati di incognite. e in ogni caso poi il Comune dovrà procedere al rilascio della concessione e la società dovrà avviare il cantiere per il montaggio dei pontili galleggianti. Passerà, insomma, del tempo.
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