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Giovedì 22 Maggio 2025

'Ndrangheta in curva a San Siro: si dimette Francesca Monardo, presidente del Consiglio comunale di Soriano

La presidente del Consiglio comunale di Soriano Calabro Francesca Monardo si è dimessa dall’incarico e da consigliera comunale. Dimissioni che seguono il coinvolgimento dello zio Filippo Monardo, a sua volta ex consigliere comunale di Sorianello, arrestato nei giorni scorsi con l’accusa di usura aggravata, in concorso con altri, dall’agevolazione mafiosa del clan Bellocco di Rosarno, nell’ambito di un filone parallelo dell’indagine "Doppia Curva" coordinata dalla Dda di Milano. Francesca Monardo afferma che le dimissioni «sono state ragionate» e che la decisione è «sofferta» ricordando "l'entusiasmo, l’amore e la passione che mi hanno animata, a soli 24 anni, decidendo di sposare un meraviglioso progetto e mettermi, cosi al servizio del mio paese». «Poi - prosegue - sono arrivate improvvise nuvole grigie che mi hanno minato fino a spegnere quell'entusiasmo e quello slancio che mi avevano spinta. Il nostro Comune bersaglio di forti pressioni giornalistiche e mediatiche. Ora, nel pieno rispetto delle Istituzioni e nel pieno rispetto e riconoscimento dell’esercizio del diritto di cronaca, mi sono sentita, tuttavia '"trascinata" e "catapultata" in vicende recisamente avulse da me e dalla mia persona e che disconosco nella maniera più assoluta. Vicende, inoltre, completamente estranee al mio impegno politico, sempre esercitato con grande senso di responsabilità e spirito di abnegazione. E’ stata per me una violenza vedere la pubblicazione della mia foto e del mio nome in vicende di cronaca alle quali sono completamente estranea. Ed è stata una violenza denotare e osservare ingiustificate ed illegittime insinuazioni di tarli sulla mia persona, nonostante l’assoluta ed indiscutibile certezza della mia estraneità alle vicende oggetto di notizia». Francesca Monardo parla quindi di «inaccettabili, ingiuste ed illegittime pressioni mediatiche», contro le quali valuterà se "intraprendere azioni a tutela dei miei diritti» che le «hanno fatto perdere la serenità e, soprattutto, l’ardore di perseverare nel mio ruolo politico istituzionale, sempre espletato con la massima trasparenza e responsabilità». Le dimissioni, conclude Monardo sono un gesto anche per "preservare l’amministrazione ed il mio paese da ogni ulteriore ingiustificata forma di speculazione».

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