'Ndrangheta, la Cassazione su Rinascita-Scott: assoluzioni, rinvii e condanne per gli imputati del rito abbreviato
La Corte di Cassazione si è pronunciata in merito ai ricorsi presentati da numerosi imputati giudicati con rito abbreviato nel maxiprocesso Rinascita-Scott. Con una decisione articolata, i giudici hanno disposto una serie di annullamenti senza rinvio, rinvii per nuovo giudizio, rigetti e dichiarazioni di inammissibilità, tracciando così un nuovo perimetro processuale per decine di posizioni. Assoluzioni e annullamenti senza rinvio La Suprema Corte ha annullato senza rinvio le condanne nei confronti di Baldo Manuele Michele, Mazzotta Francesca, Mazzotta Mariangela, Morgese Rossana, ritenendo che il fatto non sussistesse. Per Panetta Costantino Emanuele, Salamò Giuseppe Antonio e Tulosai Salvatore, è stato stabilito che non avevano commesso il fatto. Annullata la condanna anche per Lo Bianco Leoluca, deceduto nel frattempo. Analoga decisione è stata presa per Alessandria Serafino e per Mazzeo Nicolino Pantaleone. Per entrambi, la Corte ha escluso la responsabilità o ha rilevato l’intervenuta prescrizione. Anche in questi casi, la Corte ha disposto la liberazione immediata se non detenuti per altro. Rinvii per nuovo giudizio Sono numerosi gli imputati per i quali la Corte ha disposto il rinvio al giudice di merito per un nuovo giudizio su singoli capi o aggravanti. Tra questi figurano Gasparro Gregorio, Lo Bianco Maria Carmelina, Mantella Vincenzo, Rizzo Giovanni, Patania Antonio, Prestanicola Andrea e Scriva Giuseppe. Rinvio anche per De Gaetano Fabio, De Gaetano Nicola, De Certo Giuseppe, Vitrò Luigi Leonardo, Iannello Francesco, Manco Michele e Shkurtaj Lulezim, con riferimento a circostanze aggravanti o attenuanti. Aggravanti annullate per decine di imputati La Corte ha annullato senza rinvio l’aggravante per molti imputati accusati dell’associazione mafiosa. Tra questi: Barba Raffaele Antonio Giuseppe, Carchedi Paolo, Chiarella Carmelo, Cracolici Domenico, Di Miceli Filippo, Dominello Michele, Franzè Nazzareno, Gallone Francesco, Gentile Sergio, Giofrè Gregorio, Lopreiato Giuseppe, Macrì Domenico, Macrì Luciano, Pardea Domenico, Pardea Francesco Antonio, Pugliese Carchedi Michele, Morgese Salvatore, Orecchio Filippo. I ricorsi sono stati rigettati nel resto. Confische revocate e sequestri inefficaci Annullate senza rinvio le confische nei confronti di Impellizzeri Antonietta, Prestia Andrea Maria e Prestia Carmelo. Per gli stessi, è stata inoltre dichiarata la perdita di efficacia dei sequestri, con disposizione alla restituzione dei beni agli aventi diritto. Inammissibilità e condanne accessorie Tra i ricorsi dichiarati inammissibili, quello di Mancuso Emanuele, per cui la Corte ha rideterminato la pena in due anni, otto mesi e 24 giorni di reclusione, oltre a 16.455 euro di multa. Inammissibili anche i ricorsi di Cavallaro Gianluigi, Galati Michele, Cannatà Gaetano Antonio, Arena Bartolomeo, Palamara Emiliano, Polimeno Lorenzo, Sacchinelli Saverio (condannati al pagamento delle spese processuali e 3.000 euro alla Cassa delle ammende), così come quelli di Belvedere Lucio e De Stefano Orazio Maria Carmelo. Condanne alle spese per 52 imputati La Cassazione ha condannato 52 imputati al pagamento delle spese legali di grado in favore delle parti civili, tra cui i comuni del Vibonese (Filogaso, Stefanaconi, Zungri, Limbadi, Pizzo, San Gregorio d’Ippona, ecc.) e le associazioni antiracket. A ciascuna parte civile spettano 3.626 euro, oltre accessori di legge. Altri annullamenti parziali Annullate le aggravanti o alcune imputazioni per: Gallone Pasquale, Camillò Domenico, D’Andrea Carmelo Salvatore, D’Andrea Giovanni Claudio, Lo Bianco Nicola, Lo Bianco Salvatore, Prestia Domenico, Niglia Gregorio, Gallone Cristiano e Belsito Luca. Per molti di questi è stata rilevata l’improcedibilità per mancanza di querela.