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L'inchiesta Grecale sull'Università di Catanzaro: chiuse le indagini per 32

Si ipotizzano i reati di associazione per delinquere, corruzione, truffa, falso e uccisione di animali. Coinvolto l’ex rettore De Sarro e il dirigente dell’Asp Capparello. Stralciate due posizioni

La Procura di Catanzaro conferma le accuse nei confronti di docenti e personale dell’Università Magna Graecia. Nelle scorse ore è stato infatti notificato l’avviso di conclusione delle indagini. Invariati i capi di imputazione, mentre il numero degli indagati scende da 33 a 32. Due posizioni, quella di Valeria Maria Morittu e di Anna Procopio, sono state stralciate mentre all’elenco degli indagati è stata aggiunta Teresa Ferrazzo per il reato di uccisione di animali poiché quale sperimentatrice di un progetto per la cura del glioblastoma avrebbe cagionato, in concorso con altri indagati, la morte di nove topi.

L'inchiesta denominata Grecale ipotizza i reati di associazione per delinquere, corruzione, falso, truffa aggravata ai danni dello Stato, maltrattamento e uccisione di animali. Secondo gli inquirenti per quasi un decennio nel campus universitario avrebbe agito una vera e propria associazione a delinquere. A reggerne le fila sarebbe stato l'ex rettore Giovambattista De Sarro.
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