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Il cantiere “fantasma” nel Catanzarese chiuso tra contenziosi e arbitrati

La storia dell’infrastruttura iniziata nel 1982 con la Cassa del Mezzogiorno

È il 2 dicembre 1982 quando l'allora Cassa del Mezzogiorno approvò un progetto ambiziosissimo, realizzare in Calabria, in provincia di Catanzaro tra i comuni di Gimigliano, Sorbo San Basile e Fossato Serralta, una delle dighe più grandi d'Europa. Non senza sorpresa, la realizzazione dell'opera sul Melito venne affidata al Consorzio di Bonifica Ionio Catanzarese. Nel 1988 arrivarono i soldi, oltre 500 miliardi di lire. Nel 1991 aprì il cantiere affidato a Italstrade (poi divenuta Astaldi), conclusione prevista entro la fine del 1997. Ma la vita di quell'appalto si mostrò subito complicata. I primi contenziosi iniziarono nel 1993 con i Ministeri dell'Ambiente e dei Lavori pubblici.
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