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'Ndrangheta: ergastolo per una "lupara bianca" di 25 anni fa nel Vibonese

Condannato Nazzareno Colace, 61 anni, di Portosalvo (frazione del comune di Vibo Valentia) ritenuto responsabile dell’omicidio di Francesco Covato, sparito tra il 23 ed il 24 gennaio 1990, ed il cui corpo non è mai stato ritrovato

La Corte d’Assise di Catanzaro ha condannato alla pena dell’ergastolo Nazzareno Colace, 61 anni, di Portosalvo (frazione del comune di Vibo Valentia) ritenuto responsabile dell’omicidio di Francesco Covato, sparito tra il 23 ed il 24 gennaio 1990, ed il cui corpo non è mai stato ritrovato.

Un caso di «lupara bianca» risolto dalla Dda di Catanzaro grazie alle dichiarazioni di diversi collaboratori di giustizia: Carlo Vavalà, Michele Iannello, Gerardo D’Urzo, Rosario Cappello, Raffaele Moscato, Andrea Mantella, Bartolomeo Arena, Antonio Guastalegname.

In concorso con altri soggetti allo stato non identificati, Nazzareno Colace era accusato di essere stato il promotore, l’ideatore e l’esecutore del delitto, esplodendo colpi d’arma da fuoco all’indirizzo di Francesco Covato per vendicarsi di un attentato ai suoi danni avvenuto il 19 settembre 1987.

L’omicidio di Francesco Covato sarebbe avvenuto al culmine di uno scontro armato tra la famiglia Covato da un lato e il clan Tripodi di Portosalvo lo stesso Nazzareno Colace dall’altro.

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