
La Procura di Vibo apre un nuovo fascicolo per accertare se vi siano responsabilità sul decesso di una 38enne originaria di Tropea, ma da qualche tempo residente a Pannaconi. Il compagno e la famiglia hanno infatti presentato denuncia, poiché il decesso sarebbe avvenuto ieri nella propria abitazione, dopo le dimissioni dal pronto soccorso dello Jazzolino, a cui si sarebbe rivolta più volte negli ultimi giorni, accusando dolori addominali e affaticamento.
Per la famiglia, se avessero eseguito maggiori controlli non ci sarebbe stato questo epilogo, ed ora vogliono che sia la Procura di Vibo, guidata da Camillo Falvo, a fare luce.
Si chiamava Maria Mamone e sulla sua salma è stato disposto il sequestro per eseguirvi l’autopsia. Per alcune analogie, la vicenda riapre le ferite causate dal recente decesso di Martina Piserà, la 32enne originaria di Pizzo e residente a Filandari, nonché del bimbo che portava in grembo che l'ha preceduta in cielo quel fatidico 4 maggio. Giovani donne strappate prematuramente alla vita e per le quali, ora le famiglie invocano chiarezza e verità.
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